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La giunta Rocca si scorda la delibera per i 100 anni dell’omicidio Matteotti: annullato il bando

Annullato il bando per il finanziamento regionale di iniziative volte a ricordare il centesimo anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, l’evento che per molti storici segna la svolta del fascismo in un vero e proprio regime. Colpa di un pasticcio istituzionale: la giunta Rocca si è scordata di fare la delibera.
A cura di Valerio Renzi
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L'avviso è arrivato in questi giorni alle associazioni e le amministrazioni comunali che avevano deciso di partecipare: la Regione Lazio ha, con un apposito "provvedimento di annullamento", cancellato la "manifestazione di interesse", volta a finanziare le iniziative "dedicate al centesimo della morte di Giacomo Matteotti".

Il bando era stato pubblicato dall'agenzia Lazio Innova e, secondo quanto riportato nel provvedimento, l'annullamento è arrivato per un pasticcio di natura amministrativa. In poche parole la Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico, le Attività Produttive e la Ricerca, ha chiesto a Lazio Innova di procedere con la manifestazione d'interesse (alla quale al momento sono pervenute 9 proposte), peccato però che la legge preveda che sia una delibera della Giunta Regionale che ordini stanziamento e le modalità.

Francesco Rocca e la sua maggioranza insomma si sono persi il ricordo di Giacomo Matteotti per strada. E ora è una lotta contro il tempo per fare in modo che anche la Regione Lazio contribuisca alle celebrazioni per il centenario dell'omicidio del deputato socialista, avvenuto a Roma il 10 giugno 2024. Un omicidio, quello di Matteotti, che mette fine al cosiddetto biennio legalitario e sancisce l'inizio del fascismo come vero e proprio regime. Un assassinio compiuto da una squadraccia finanziata direttamente da Benito Mussolini e direttamente ai suoi ordini.

Mentre nella capitale è già iniziata a Palazzo Braschi la mostra Giacomo Matteotti. Vita e morte di un padre della democrazia, organizzata dal Campidoglio, la Pisana sembra avere difficoltà a stanziare soli 80.000 euro per il finanziamento di proposte culturali diffuse sul territorio delle cinque province del Lazio. Soldi arrivati per altro su proposta del consigliere di opposizione Claudio Marotta (Verdi e Sinistra), e non su iniziativa della maggioranza. Dalla Regione garantiscono che non ci sia nessun retroscena o volontà politica di sminuire le celebrazione (e ci mancherebbe), ma la figuraccia e il pressappochismo istituzionale rimangono.

Sull'episodio è intervenuto il gruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio: "Che si tratti di un pasticcio amministrativo, di una dimenticanza o di altro ha relativa importanza, quello che è certo è “dimenticare” un omicidio compiuto dalla polizia segreta fascista e che ha sancito l’inizio del regime di Benito Mussolini, fa molto riflettere. Se, come dicono, non c’è la volontà di sminuire la celebrazione, c’è sicuramente una figuraccia imbarazzante che dimostra quanta poca attenzione ci sia verso un evento di portata storica. Quella stessa storia che si sta tentando in tutti i modi di riscrivere a proprio piacimento”.

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