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La denuncia di Daniele, studente disabile: “Perdo almeno un’ora bloccato in metro quasi ogni giorno”

Daniele Turis, studente romano 21enne, racconta a Fanpage.it com’è difficile spostarsi da soli in carrozzina per Roma. “Perdo almeno un’ora in metro quasi ogni giorno”. La sua denuncia sui disservizi del mezzi di trasporto capitolini.
A cura di Alessia Rabbai
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Daniele Turis
Daniele Turis

"Sono rimasto bloccato un'ora nella stazione Giulio Agricola della metro A, perché il montacarichi per salire le scale era rotto". A parlare è Daniele Turis, ventuno anni, romano. Studente alla Facoltà di Scienze Politiche della Lumsa, si occupa di accessibilità a Roma, cura progetti con una start up per il Comune di Roma, la Regione Lazio e il gruppo Ferrovie dello Stato. Daniele stamattina si stava recando a un incontro politico, ma le barriere architettoniche lo hanno ostacolato, facendogli perdere tempo. A Fanpage.it ha denunciato l'accaduto, spiegandoci quanto sia complicato per una persona disabile o con mobilità ridotta spostarsi in autonomia per Roma.

"Ogni giorno mi trovo davanti a un disservizio nuovo sui mezzi di trasporto. Mi sembra che l'amministrazione comunale e Atac cerchino di rattoppare i problemi del servizio pubblico, tra ascensori fermi e montacarichi non funzionanti, ma per le persone disabili è molto difficile muoversi, anche per svolgere le normali attività quotidiane".

"Oggi nello specifico sono rimasto bloccato per un'ora nella stazione della metropolitana, perché ho dovuto aspettare che arrivasse il tecnico. Non raramente infatti accade che il tecnico sia impegnato in interventi che deve terminare in altre stazioni, prima di poter intervenire in una nuova segnalazione e ovviamente deve avere il tempo di raggiungere il luogo indicato. Magari si trova dalla parte opposta della città".

I disagi ci racconta Daniele, per una persona disabile che si sposta con i mezzi di trasporto a Roma sono all'ordine del giorno: "Due giorni su tre resto bloccato almeno un'ora in metro, che sia per ascensori o montacarichi rotti". Tra le fermate più complesse ad oggi da affrontare in carrozzina, ci spiega, ci sono Ottaviano, stazione chiave del Giubileo 2025, Termini, primo snodo ferroviario e metropolitano della città, Colosseo, ma anche Arco di Travertino. "A Laurentina, ad esempio, da un anno a questo momento l'ascensore non è disponibile" aggiunge.

L'appello che rivolge all'amministrazione comunale e ad Atac, è che "si trovino insieme soluzioni per far funzionare le cose. Sarebbe più giusto ed equo per tutte le persone che non deambulano, bisogna vedere i problemi degli altri anche quando non sono i nostri".

Oltre alla metropolitana le criticità riguardano anche altri aspetti: "Marciapiedi inadeguati e scivoli mancanti, pulsanti di ascensori e di semafori posizionati in modo errato o rotti, la sosta selvaggia delle auto a ridosso delle passerelle per salire e scendere dai marciapiedi. Spesso le persone danno per scontato che i disabili vadano sempre in giro con degli accompagnatori, che possono intervenire ed aiurtarli a spostarsi qualora si trovino di fronte alle barriere architettoniche, ma non è così. Abbiamo il diritto come gli altri di spostarci autonomamente in maniera adeguata. Molte persone che sono in carrozzina non possono guidare e sono costrette ad utilizzare il trasporto pubblico. Se il trasporto è pubblico deve essere pensato per fornire un servizio efficiente per tutti i cittadini".

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