Infermiera abusa di un minore e condivide video con una coppia: prima delle violenze lo avrebbe narcotizzato

Continuano le indagini sull'infermiera dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina accusata di abusi su minori. Nel suo telefono foto e video contenenti atti sessuali con un adolescente di sedici anni, materiale che la donna scambiava con il suo amante e la moglie di lui. Non soltanto abusi e pedopornografia: secondo le ipotesi degli inquirenti sulla donna potrebbe pendere un'altra aggravante. Secondo chi indaga, infatti, prima degli abusi l'infermiera avrebbe narcotizzato il sedicenne. Il giovane, stando a questa pista, non si sarebbe neanche accorto di ciò che stava accadendo.
Gli abusi dell'infermiera sull'adolescente e i video pedopornografici nel telefonino dei tre
L'infermiera, secondo gli inquirenti, sarebbe stata istigata a realizzare dei video pedopornografici che ritraevano il minore. La donna si trova in carcere dallo scorso giugno. Oltre a lei è finita in carcere anche la coppia, composta dal suo amante e la moglie di lui. Anche i due, entrambi di Velletri, sono in carcere da giugno scorso, a seguito del provvedimento restrittivo firmato dal gip del Tribunale di Latina Laura Morselli.
Ad essere abusato un adolescente di 16 anni, costretto a subire atti sessuali senza consenso. I fatti risalirebbero ai mesi di febbraio e marzo 2025. Il giovane, inoltre, era stato ripreso in video sessualmente espliciti: il materiale multimediale era stato condiviso dall'infermiera con la coppia. Da qui le accuse di pedopornografia. Nel corso dell'inchiesta, coordinata dal dirigente Giuseppe Lodeserto, le foto e i video sono stati analizzati nei telefonini degli imputati.
Le indagini e il processo: a giudizio immediato l'infermiera e la coppia
Le indagini, coordinatate dalla Procuratrice Aggiunta Luigia Spinelli e dalla pm Marina Marra, sono scattate dopo la denuncia presentata da un centro antiviolenza nella provincia pontina presentata da alcuni colleghi dell'infermiera caposala che sembrava vivere uno stato di malessere. Nell'ultimo periodo era molto dimagrita e aveva diversi lividi sul corpo: i colleghi temevano potesse essere vittima di violenza e si sono rivolti alle forze dell'ordine. Una volta scattati gli accertamenti, però, è emersa un'altra situazione. Gli agenti hanno ritrovato nel telefonino i video che la donna scambiava con la coppia di Velletri e l'arresto è scattato immediatamente.
Sul caso la Procura ha chiesto il giudizio immediato per i tre imputati, contestata la detenzione di materiale pedopornografico. La data del processo è stato fissata per il 16 aprile.