Indagini in corso sul pugno in sala operatoria a Tor Vergata: cosa rischia il professore Sica

La dottoressa Marzia Franceschilli denuncia di essere stata insultata e colpita con un pugno alla nuca in sala operatoria. L'accusato, il professore Giuseppe Sica, continua a negare l'aggressione fisica. Le indagini sono in corso e il policlinico di Roma Tor Vergata, dove lavorano i due chirurghi, sta valutando il da farsi. Una sospensione per il professore oppure addirittura il licenziamento? Secondo quanto filtra dall'ospedale romano, l'intenzione dei dirigenti sarebbe quella di multare Sica con una sospensione di sessanta giorni.
Ma la Regione Lazio vorrebbe una punizione esemplare. Del resto, il presidente Francesco Rocca aveva usato parole durissime per descrivere il comportamento di Sica in sala operatoria: "C'è la commissione disciplinare che si riunirà, è un fatto gravissimo, qualunque sia la ragione, utilizzare quel linguaggio volgare, alzare le mani, se questo è accaduto, è un fatto gravissimo, soprattutto tenendo in considerazione che questi fatti, come l'audio pare confermare, sono stati commessi da un docente universitario che ha la responsabilità, anche formativa, dei giovani medici. Quindi, on mi sembra un viatico per andare in Paradiso, è un fatto molto, molto grave".
"La Regione non può non cercare di capire se è un episodio isolato, quale è il clima all'interno delle sale operatorie. Noi dobbiamo avere e dobbiamo sentire la responsabilità di verificare e tranquillizzare i cittadini. A me ha stupito una cosa: questa persona ha voluto fare una lettera aperta, non so se avesse l'autorizzazione anche per farla, ma dire che ‘serve sangue freddo', lascio a voi giudicare, se quello è un atteggiamento di chi ha il sangue freddo nel momento in cui compie atti delicati nell'interesse del paziente, come accade in sala operatoria dove c'è un crinale tra la vita e la morte e su cui l'attenzione e la lucidità dovrebbero sempre avere il sopravvento". Parole, queste di Rocca, che non lasciano spazio a dubbi sul pensiero del governatore laziale.
Come ha ricordato Rocca, sarà la commissione disciplinare a valutare il caso. I commissari leggeranno tutte le carte, approfondiranno quanto accaduto in sala operatoria e accerteranno la condotta del professore, guardando anche all'operato nel passato. Quello che filtra è che la direzione del policlinico stia spingendo per la sospensione, mentre Rocca e la Regione vorrebbero il massimo rigore, forse anche il licenziamento diretto, per condannare quanto accaduto. Nei prossimi giorni, la decisione finale.