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Il violento temporale di ieri ha fatto crollare una parte dell’Acquedotto Marcio

Il violentissimo temporale di ieri ha provocato il crollo di una piccola parte dei resti dell’Acquedotto Marcio. L’area è stata transennata per paura di nuovi crolli.
A cura di Enrico Tata
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Il violentissimo temporale di ieri ha provocato il crollo di una piccola parte dei resti dell'Acquedotto Marcio, nei pressi della chiesa di San Policarpo all'interno del Parco degli Acquedotti. A darne notizia è stato il presidente del VII Municipio Francesco Laddaga. Secondo il minisindaco a provocare il piccolo crollo potrebbe essere stato in particolare un fulmine che si è abbattuto nell'area. La Sovrintendenza Capitolina è intervenuta immediatamente sul posto insieme agli agenti della polizia locale di Roma Capitale, che hanno recintato e messo in sicurezza l'area in cui si è verificato il crollo.

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Crollo dei resti dell'Acquedotto Marco, transennata l'area

La zona è stata transennata, ha spiegato Laddaga, "in quanto la parte rimasta del ‘pinnacolo’ potrebbe essere ancora pericolante e soggetta a nuovi distacchi di materiale. Nei prossimi giorni seguiranno verifiche statiche e sulla tenuta della struttura; nel frattempo, raccomandiamo a tutti i fruitori del Parco degli Acquedotti di non oltrepassare la recinzione! Ringrazio il dottor Antonio Insalaco della Sovrintendenza per la costante interlocuzione e il VII Gruppo Tuscolano della P.L. per il pronto intervento". L'entità dei danni dovrà essere verificata nei prossimi giorni.

L'Acquedotto Marco è lungo addirittura 91 chilometri ed è stato costruito nel 144 avanti Cristo. Le sorgenti si trovano nell'alta valle dell'Aniene e tratti di arcate sono ancora ben visibili in zona Tor Fiscale a al Mandrione. In seguito le terme di Diocleziano sono state alimentate dall'acqua Marcia e per questo fu necessaria la costruzione di un altro canale.

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