Il Tar può fermare gli scavi per lo stadio a Pietralata: “A rischio 41 specie di uccelli e pipistrelli”

Un passaggio decisivo per gli scavi archeologici a Pietralata, nell'area dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Mercoledì 16 luglio è in programma infatti un'udienza al tar del Lazio, che dovrà decidere in merito all'istanza dei comitati che si oppongono alla realizzazione dell'impianto sportivo. La richiesta ai giudici è di sospendere l'autorizzazione rilasciata dal Comune di Roma per l'abbattimento di 26 alberi nell'area del ‘bosco di Pietralata' e di nominare un ente terzo per verificare la consistenza e l'importanza ambientale di quella zona.
I comitati non mollano: "Denunce a chi danneggia l'ultimo polmone verde di Pietralata"
Questo, scrive chi ha presentato il ricorso al Tar, sarebbe "un atto dovuto per la tutela dell'ambiente che, viste le menzogne sin qui perpetrate dal Comune di Roma, consentirebbe di dare risposte certe ed inequivocabili. Confidiamo sul fatto che il Comune di Roma non opporrà obiezioni in tal senso, stante l'indiscutibile importanza che la tutela ambientale riveste almeno nelle dichiarazioni dei diversi Assessori comunali. Siamo pronti a denunciare ed a richiedere i danni a chi dovesse danneggiare l'ultimo polmone verde di Pietralata, la cui tutela verrà da noi perseguita in ogni ordine e grado di giudizio".
Lo studio sulle specie di uccelli e pipistrelli da tutelare
Secondo i comitati, infatti, quei 26 alberi che Roma Capitale vuole abbattere per consentire i rilievi archeologici fanno parte di un habitat naturalistico tutelato, di un'ecosistema in cui vivono diverse specie animali, tra cui alcune sotto tutela. Lo conferma uno studio sottoposto all'attenzione della corte, realizzato da Flavia Sicuriello e Paolo Colangelo, specialisti che lavorano presso l'Istituto di Ricerca degli Ecosistemi Terrestri del C.N.R..
Il documento si intitola ‘Studio preliminare dell'avifauna e della chirotterofauna del ‘Bosco di Pietralata': primo censimento bioacustico delle specie e inquadramento nella rete ecologica urbana', e descrive la presenza di un ricco ecosistema in cui sono state censite 41 specie di uccelli, di cui 7 tutelate dalla normativa europea, e di 6 diverse specie di chirotteri, cioè pipistrelli.

Nel bosco di Pietralata tra pipistrelli, picchi e pettirossi
Nell'area è stato effettuato un monitoraggio bioacustico passivo e cioè, per semplificare, sono stati registrati i suoni emessi da uccelli e pipistrelli per identificarli. Tra le specie di uccelli rilevate, 7 sono descritte come specie da tutelare, secondo la direttiva europea concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Per le specie elencate nel primo allegato della direttiva sono previste infatti "misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione".
Tra le specie prioritarie o più diffuse, scrivono i due esperti, troviamo:
- Canapino maggiore, Balia dal collare, Picchio rosso maggiore richiedono boschi maturi o con presenza di vecchi alberi e cavità.
- Capinera, Usignolo, Pettirosso, Tordo bottaccio – tutte specie legate a sottoboschi ricchi e ben strutturati
Nel corso del monitoraggio bioacustico condotto nel bosco di Pietralata sono state rilevate sei specie di pipistrelli, "tutte appartenenti al taxon dei Microchirotteri e tutte tutelate da normative europee e internazionali".
La presenza di queste specie, annotano i due studiosi, "conferma l’importanza del Bosco di Pietralata come area di rifugio e foraggiamento per la chirotterofauna urbana. In particolare, la rilevazione di Pipistrellus nathusii, specie migratrice, evidenzia il ruolo del sito come potenziale corridoio ecologico all’interno della rete urbana".
In conclusione il monitoraggio bioacustico "ha dimostrato l’elevato valore ecologico del Bosco di Pietralata, nonostante la pressione urbana e la frammentazione del paesaggio. La ricca presenza di specie di uccelli e pipistrelli, di cui alcune prioritarie e molte tutelate da normative europee e nazionali, conferma il ruolo strategico dell’area come rifugio, zona di alimentazione e corridoio ecologico. I dati raccolti rafforzano la necessità di tutelare e gestire attivamente le aree verdi residue, contrastando l’inquinamento luminoso e la cementificazione e di attivare un monitoraggio che possa approfondire l’entità della biodiversità faunistica".
L'abbattimento dei 26 alberi per gli scavi archeologici a Pietralata
Il Comune di Roma ha autorizzato l'abbattimento di 26 alberi tra quelli tutelati ai sensi del regolamento del verde, ma ha tralasciato tutti gli altri alberi presenti nella zona (alcuni dei quali sono stati già abbattuti). Secondo i comitati, il Campidoglio vorrebbe compensare questi 26 alberi con altrettanti piantati in un'altra zona. Ma non si tratta di sostituire qualche albero, è il ragionamento dei rappresentanti dei cittadini, ma di un intero ecosistema, di un habitat che presenta una popolazione di uccelli.
Da parte sua, la giunta Gualtieri ha sempre promesso che al posto del ‘bosco di Pietralata' sorgerà "un enorme parco verde. Roma Capitale ha chiesto alla AS Roma di lavorare con grande attenzione per realizzare un sistema ecologico e ambientale con zone a verde urbano attrezzato e fruibile da tutta la città, insieme a parti più naturalistiche in modo da compensare le aree occupate dallo stadio. Si tratta di quasi 93mila mq, 8000 mq di aree attrezzate e con l'impianto di 819nuovi alberi".