Il sogno di due nonni romani, donare la loro villa ai poveri: “Ora ci abita una famiglia afghana”

Caterina e Corrado Moglia sono due nonni romani, che hanno messo a disposizione la loro grande villa di Manziana alla Comunità di Sant'Egidio. A "Casa Corrado" alle porte di Roma si respira un'aria di accoglienza, condivisione e convivialità. Tante stanze e un grande giardino, con una pergola per cene numerose in estate e un prato dove giocare. Ieri è arrivata la seconda famiglia dall'inizio del progetto, dodici persone rifugiate provenienti dall'Afghanistan attraverso i corridoi umanitari. Tra loro ci sono adulti, ragazzi e bambini, che lavoreranno e andranno a scuola, per ricostruire il loro futuro. L'obiettivo è stare bene, apprendere la lingua italiana, integrarsi e acquisire autonomia. Costruire legami. Li ha accolti una festa, con risate e tanto cibo buono sul tavolo.
"Casa Corrado", luogo d'accoglienza, nasce dalla generosità di due nonni. Caterina rimasta vedova anni fa si è trasferita a Roma. A Fanpage.it ha raccontato come quella di mettere a disposizione la propria casa per i poveri o per chi scappa dalla guerra era un desiderio condiviso con il marito scomparso: "Lo volevamo con Corrado, il nostro sogno si è realizzato". Presente alla festa la figlia dei coniugi Moglia, Maria Carla: "Ringraziamo la Comunità di Sant'Egidio, il sindaco, l'amministrazione comunale e la comunità di Manziana. Ognuno può fare un piccolo gesto di accoglienza, compatibilmente con le proprie possibilità".
"Le case private che i cittadini donano in comodato d'uso gratuito alla Comunità di Sant'Egidio per un certo numero di anni per ospitare persone in arrivo in Italia attraverso i corridoi umanitari sono un grande e prezioso esempio di accoglienza e generosità" spiegano Valeria e Marco del Sant'Egidio. "Le abitazioni sono destinate ai poveri o ai rifugiati che scappano dalla guerra. Vengono ospitati gratuitamente, bambini e ragazzi studiano, gli adulti vengono indirizzati nel mondo del lavoro con l'obiettivo di fornirgli gli strumenti necessari per il raggiungimento dell'autonomia e dell'integrazione".
Presente alla festa anche il sindaco Alessio Telloni: "Ringrazio la Comunità di Sant'Egidio e la famiglia Moglia, che ha messo a disposizione questa splendida casa rendendola un luogo d'accoglienza, esempio di solidarietà". E ha dato il benvenuto alla famiglia ospite: "L'amministrazione comunale è a vostra disposizione. Vi siamo vicini per il dramma in Afghanistan, la comunità vi è vicina, rappresento un Comune con un grande spirito di solidarietà. Spero che vi troverete bene a vivere qui".