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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Il ruolo di Simone Piromalli, morto ieri in incidente, nel processo sull’omicidio di Luca Sacchi

Qual è stato il ruolo di Simone Piromalli, morto ieri sera in un tragico incidente sul Grande Raccordo Anulare, nel processo sull’omicidio di Luca Sacchi. Il ragazzo è stato uno degli intermediari tra la banda di pusher che ha ucciso Sacchi e gli amici del 21enne morto a Roma nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2019.
A cura di Enrico Tata
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Giorgia Albano e Simone Piromalli, 21 anni entrambi, sono morti in un incidente stradale avvenuto ieri sera sul Grande Raccordo Anulare. Il ragazzo era anche uno dei testimoni chiave nel processo sull'omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2019 a Roma. Della morte del giovane romano sono accusati Paolo Pirino e Valerio Del Grosso, responsabili dell'aggressione, e Marcello De Propris, che consegnò loro l'arma con cui Sacchi è stato ucciso. Sacchi, il suo amico Giovanni Princi e la fidanzata Anastasiya avrebbero dovuto incontrare i due per procedere a uno scambio soldi-droga (15 chili di droga in cambio di 70mila euro). Pirino e Del Grosso, però, hanno tentato di trasformare lo scambio, questa la ricostruzione degli inquirenti, in una rapina. Sacchi avrebbe reagito e Del Grosso avrebbe premuto il grilletto.

Il ruolo di Simone Piromalli nel processo Luca Sacchi

Simone Piromalli e Valerio Rispoli erano stati inviati da Valerio Del Grosso per verificare se Anastasiya e Princi avessero realmente i soldi per procedere poi allo scambio. "Sì, quella ragazza bionda, Anastasiya, ci mostrò la borsa rosa con dentro tutti quei soldi. Con lei, nel luogo dell'appuntamento, c'era anche Luca Sacchi. Quando, un'ora dopo, l'ho rivisto per terra, sanguinante, tra le sue braccia l'ho subito riconosciuto dalla tuta che indossava", aveva dichiarato Piromalli alla stampa.  Nelle immagini delle telecamere di sicurezza di un negozio di tatuaggi si vedono Princi, Rispoli e Piromalli arrivare insieme nei pressi del John Cabot pub del quartiere Appio-Latino di Roma, il teatro dell'omicidio. Nei video li si vede chiacchierare vicino a una macchina. A un certo punto i tre ragazzi girano di scatto la testa ed è il momento in cui Del Grosso spara a Sacchi. In altre immagini si vede Anastasiya inginocchiata accanto a lui, con Rispoli e Piromalli che rimangono fermi, non sapendo probabilmente come comportarsi.

Inizialmente indagato nel caso della morte di Sacchi, la posizione di Simone Piromalli è stata archiviata ed è diventato un testimone al processo. In pratica, hanno ricostruito gli inquirenti, il ruolo del 21enne era quello di intermediario tra il gruppo di Del Grosso e quello degli amici di Luca Sacchi. Priomalli e Rispoli sono andati dai carabinieri subito dopo l'omicidio per raccontare i dettagli di quella compravendita di droga andata male. Hanno raccontato anche di aver visto i soldi (i 70mila euro per effettuare lo scambio, mai ritrovati) all'interno dello zaino di Anastasiya. "Ho visto estrarre una mazzetta di soldi dallo zaino rosa che portava Anastasiya ma non ricordo chi abbia fatto il gesto", ha dichiarato Piromalli ai giudici della Corte d'Assise.

Piromalli e la vicenda delle corse clandestine

Piromalli è rimasto coinvolto anche in una vicenda legata a una corsa clandestina di automobili. È successo in via Ugo Ojetti a Roma: due Fiat 500 sfrecciavano l'una accanto all'altro a più di 150 chilometri orari in piena notte. Stando a quanto si apprende, a bordo di una delle due automobili c'era proprio il 21enne. Agli agenti avrebbe raccontato di essere uscito a bere con gli amici, ma con sé non aveva soldi o documenti.

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