Medici scolastici, la Regione cerca 500 dottori e infermieri per unità anti-covid
Per la ripartenza in sicurezza delle scuole (il primo giorno sarà il 14 settembre) la Regione Lazio sta cercando 500 tra medici, infermieri e operatori sanitari. Le equipe che verranno reclutate si dedicheranno all'attività di prevenzione e controllo dell'infezione da coronavirus negli istituti scolastici del territorio. "Tali professionalità saranno acquisite anche attraverso la stipula di specifici contratti libero professionali e attraverso l’utilizzo delle graduatorie delle procedure concorsuali già in corso. In caso di nuove procedure saranno aperte anche ai laureati in Medicina e Chirurgia iscritti all’ordine e non in possesso delle specializzazioni secondo quanto autorizzato dalla normativa nazionale vigente. Sarà compito della Direzione regionale Salute definire il fabbisogno e il numero dei professionisti sanitari da impiegare presso ciascuna Asl. Questi professionisti saranno coordinati dai referenti individuati dai Dipartimenti di Prevenzione", il testo dell'ordinanza firmata dal presidente Zingaretti.
D'Amato: "Bene ordinanza Zingaretti, si rafforza equipe anti-covid"
"L’ordinanza consente alle Asl di procedere velocemente nell’acquisizione di medici, infermieri e assistenti sanitari necessari a garantire la sicurezza nelle scuole. Questi professionisti saranno coordinati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Asl e saranno un argine fondamentale", ha dichiarato l'assessore D'Amato. "Accanto a questo abbiamo aderito alla gara promossa dall’Azienda zero del Veneto, che ringrazio della sinergia, per acquisire un milione di tamponi rapidi che saranno utili anche a circoscrivere eventuali focolai, il tutto mentre procedono i test sierologici con oltre 35 mila prenotazioni e 9 mila i test già eseguiti a docenti e operatori scolastici. Ricordo che la prenotazione va fatta presso gli istituti scolastici non alle Asl oppure ai medici di medicina generale secondo le modalità concordate con l’Ufficio scolastico regionale", ha aggiunto D'Amato.
Scuole: "Non pronti a ripartenza"
Nonostante la mossa della Regione Lazio, c'è preoccupazione per la riapertura del 14 settembre. Il Coordinamento dei presidenti di Consiglio d'Istituto di Roma e Lazio, per esempio, ha messo nero su bianco dubbi e preoccupazioni in un comunicato, dichiarando chiaramente che nella Capitale "le scuole non sono ancora pronte". "Banchi e suppellettili obsoleti" non sono stati ancora né ritirati e né smaltiti e in secondo luogo locali alternativi per aumentare gli spazi a disposizioni sono stati trovati solo da pochi istituti. "Ancora oggi si attendono risposte alle legittime preoccupazioni dell'utenza studentesca e familiare su come e se riapriranno le scuole, cosi' come sull'argomento dei trasporti pubblici, che si aggiunge ai precedenti motivi di inquietudine", si legge sul documento. Il Coordinamento "chiede con urgenza l'attenzione di Città metropolitana e Roma Capitale e ripone grande attesa nell'intervento di coordinamento della Regione Lazio per tentare di realizzare quel raccordo a livello locale che è finora mancato".