Il Covid non ferma la febbre da cavallo: in 70 all’Ippodromo di Capannelle a scommettere e mangiare

"Stanno arrivando le guardie, sbrigateve c’è n’esercito de guardie!". Così il gestore del ristorante all'interno dell'Ippodromo Capannelle ha tentato di avvertire – senza successo – i suoi avventori dell'arrivo delle forze dell'ordine. In settanta si erano affollati al bar ristorante per mangiare e giocare le corse dei cavalli, piazzando le proprie scommesse da un uomo e una donna seduti a un tavolino appartato. La maggior parte vicina e senza mascherina, contravvenendo alle norme anti-covid, è stato poi sanzionato dagli agenti della polizia di stato del commissariato Romanina. Che prima hanno fatto un sopralluogo in borghese, poi sono intervenuti in uniforme per multare le persone presenti ed effettuare i controlli del caso.
In 70 nel centro scommesse a Capannelle, multati
All'interno dell'Ippodromo era programmata una corsa di cavalli chiamata ‘Galoppo‘ e molte persone erano accorsi per scambiarsi informazioni e piazzare scommesse, soprattutto nell'area davanti la tribuna centrale. Alcune erano sedute ai tavoli, altre in piedi, altre ancora chiacchieravano in giro, mentre in tanti stavano pranzando con un menù a prezzo fisso proposto dal ristorante, che avrebbe dovuto essere chiuso per le disposizioni contenute nel Dpcm del Governo Conte. Quando la polizia è arrivata, molte persone sono riuscite a fuggire dopo l'allarme dato dal gestore del ristorante, altre sono state invece fermate e multate. La coppia – marito e moglie – che stava raccogliendo le scommesse, è stata denunciata con l'accusa di esercizio di scommesse clandestine. I soldi (650 euro) e il quaderno con le scommesse, sono stati sequestrati. Il ristorante è stato invece chiuso per cinque giorni, ma sono stati disposti ulteriori controlli di natura fiscale.