Il clochard amante dei fumetti morto nel rogo del furgone. I residenti: “Abbiamo provato a salvarlo”

Si chiamava Mario Antonio Furini, l'uomo di 82 anni morto ieri nell'incendio del suo furgone a Roma, nei pressi dei Musei Vaticani. In zona era conosciuto e benvoluto da tutti. E in molti hanno provato a salvarlo dal rogo che ha trasformato la sua casa di fortuna in un inferno di fuoco, dal quale è stato impossibile tirarlo fuori. "Con gli estintori del negozio qui di fronte, con i tubi dell’acqua. Abbiamo provato a scardinare gli sportelli del pulmino, ma niente da fare: era una bara piena di fumo", ha dichiarato a Il Corriere della Sera il carrozziere della via, uno dei tanti che conosceva Mario Antonio.
Purtroppo nessuno è riuscito a tirare fuori dal furgone l'82enne. Il mezzo era chiuso da dentro, e quando i Vigili del fuoco sono riusciti ad aprirlo, Mario Antonio Furini era già deceduto a causa del fumo inalato. Le sue gambe erano ustionate. Secondo quanto ipotizzato dai carabinieri della compagnia San Pietro, intervenuti insieme alla Polizia locale di Roma Capitale, l'incendio potrebbe essere partito da un fornelletto usato dall'uomo per cucinare o scaldarsi. Le fiamme si sono propagate in breve tempo tra i fumetti e le figurine che l'82enne amava collezionare, e non gli hanno lasciato scampo.
Mario Antonio Furini era originario di Castelmassa, comune in provincia di Rovigo. Era venuto a Roma nel 2018, stabilendosi all'interno del furgone che aveva trasformato nella sua casa. "Purtroppo non lo conoscevamo direttamente – ha dichiarato Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, a Il Corriere della Sera – i nostri operatori coprono tutto il territorio di Roma, assistiamo tantissime persone. Per tutti c’è cibo e posto per ripararsi dal freddo, ma spesso il primo passo deve farlo chi vive per strada e accettare l’aiuto che viene offerto. Altrimenti non possiamo costringerlo. Mi dispiace molto per quello che è successo".