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I video hot del sindaco Tidei sono stati diffusi in rete ‘per vendetta politica’: è revenge porn

Il consigliere comunale Roberto Angeletti e sua sorella Bruna sono accusati di aver diffuso i video del primo cittadino, ripreso mentre faceva sesso con una donna all’interno del municipio di Santa Marinella.
A cura di Enrico Tata
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Sono due le persone che risultano sotto indagine da parte della procura di Civitavecchia per il reato di ‘revenge porn' ai danni del sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei. Il consigliere comunale Roberto Angeletti e sua sorella Bruna sono accusati di aver diffuso i video del primo cittadino, ripreso da alcune telecamere di sicurezza mentre faceva sesso con una donna all'interno del municipio di Santa Marinella.

Secondo gli inquirenti, Angeletti avrebbe fatto circolare tramite alcune chat Whatsapp il materiale che riguardava il sindaco, che invece, anche secondo il gip, doveva essere distrutto perché irrilevante ai fini delle indagini. L'accusa per il consigliere comunale e per sua sorella è quella di "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” (art. 612 ter del cp) ovvero il reato Revenge-porn.

Dalle indagini è emerso, secondo quanto riporta il gip, "che Angeletti dopo aver ricevuto un video a contenuto sessualmente esplicito lo ha successivamente diffuso mediante invio a terze persone, facendolo irrimediabilmente circolare al punto che la notizia è assurta a fatto notorio sulle cronache nazionali”.

Per i pm si tratta di vendetta politica, tesi accolta anche dal gip. Una verità emersa attraverso "l’esame delle chat intrattenute dall’indagato Angeletti”. In seguito a una perquisizione nei confronti dell'indagato, è stata trovata una pen drive con i filmati del sindaco, che erano stati caricati anche sullo smartphone. Sono stati inoltre rintracciati i destinatari del materiale diffuso dal consigliere: avvocati, giornalisti, avversari politici, forze dell'ordine, dipendenti comunali.

Insomma, tantissimi destinatari. E per questo il gip ha respinto la richiesta di sequestro avanzata da parte dei pm: il materiale è ormai “irrimediabilmente circolato nel web ed entrato nel demanio di una pletora indeterminata di persone”.

"Il sindaco Tidei attende fiducioso l’inizio del giudizio penale al quale parteciperà attivamente attraverso la costituzione di parte civile con la quale potrà formulare la richiesta di risarcimento degli ingentissimi danni patrimoniali e morali causategli dagli autori del reati perpetrati in suo danno.Da ultimo riserviamo ogni altra iniziativa all’esito della lettura degli atti che sono stati già richiesti", ha spiegato l'avvocato Lorenzo Mereu, che difende il primo cittadino di Santa Marinella.

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