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I sanitari del Lazio digiunano “contro il genocidio in corso a Gaza”

Operatori e operatrici del Lazio hanno deciso di unirsi al digiuno a staffetta per denunciare pubblicamente il genocidio in corso a Gaza e “l’assenza di una risposta adeguata da parte delle istituzioni internazionali”.
A cura di Enrico Tata
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L'iniziativa è stata promossa dal personale sanitario toscano, ma anche operatori e operatrici del Lazio hanno deciso di unirsi al digiuno a staffetta per denunciare pubblicamente il genocidio in corso a Gaza e "l’assenza di una risposta adeguata da parte delle istituzioni internazionali".

Il digiuno è iniziato il 4 agosto 2025 e si svolgerà in forma di staffetta: in altre parole, spiegano gli organizzatori, ogni partecipante sceglierà un giorno e una sede in cui digiunare simbolicamente, rinunciando al pasto e recandosi durante la pausa pranzo fuori dall’ingresso della propria sede di lavoro, ospedale o ambulatorio.

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"In quanto professioniste e professionisti della cura, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla catastrofe sanitaria e umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. Le immagini che ci arrivano ogni giorno sono insostenibili. Il nostro digiuno è un atto simbolico e nonviolento, che parla a nome di chi non può più farlo. In pochi giorni ci siamo organizzati in una chat che al momento ha raggiunto il massimo numero di iscritti ed è stato necessario aprire una seconda chat per esaudire le continue richieste di adesione. Si stanno unendo a noi i colleghi di altre regioni e pensiamo che presto diventerà un'iniziativa nazionale. Già durante il primo giorno hanno digiunato circa 150 sanitari nel Lazio", scrivono le promotrici e i promotori.

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Per informazioni, per aderire o per mettersi in contatto con il gruppo promotore gli organizzatori consigliano di scrivere una mail a questo indirizzo: digiunogazalazio@gmail.com.

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