145 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, il Bambino Gesù accoglie Emilia, bambina di 6 anni in attesa di trapianto di midollo

Nella serata di ieri, domenica 13 marzo, sono arrivati in Italia bambini e bambine provenienti dagli ospedali ucraini. Fra loro anche Emilia, la bimba di 6 anni in attesa di un trapianto di midollo.
A cura di Beatrice Tominic
145 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nella serata di ieri, domenica 13 marzo 2022, sono arrivati a Roma i primi profughi ucraini a bordo di un volo organizzato dalla Guardia di Finanza, molti dei quali sono bambini e bambine. Fra loro anche Emilia, una bambina di sei anni che dall'ospedale pediatrico di Kiev a Varsavia, soltanto ieri sera è arrivata al Bambino Gesù di Roma dove potrà essere sottoposta ad un trapianto di midollo. La bambina, infatti, è affetta da aplasia midollare, una malattia che colpisce le cellule staminali: questo intervento potrebbe salvarle la vita.

Come si legge in un articolo pubblicato oggi da la Repubblica, infatti, la dottoressa Angela Mastronuzzi, responsabile di Neuroncologia pediatrica, insieme ad un team composto dal personale sanitario del 118, un rianimatore e un infermiere è arrivata ieri a Varsavia, dove ha prelevato la bambina, portandola nella capitale del nostro Paese.

L'arrivo a Roma e la speranza del trapianto

La bambina è arrivata a Roma nella speranza di riuscire ad essere sottoposta al trapianto di midollo: quando si trovava ancora a Kiev, infatti, ha iniziato una terapia immunosoppressiva che, però, finora non ha funzionato. "A volte, raramente, può avere effetto anche 3 o 4 mesi dopo. Per cui intanto prosegue le cure, ma l'obiettivo è il trapianto di midollo quanto prima – ha spiegato la dottoressa Mastronuzzi – In casi come il suo, una patologia molto impegnativa, il trapianto è decisivo." Per questa ragione è importante riuscire a trovare un donatore al più presto: "Purtroppo il fratellino non ha il midollo compatibile – ha dichiarato l'oncologa – A brevissimo partirà l'iter in Italia per la ricerca di un donatore."

Emilia e sua mamma, dopo il viaggio, si sono tranquillizzate. Il fratello della bambina, adesso, si trova da alcuni amici a Capobasso, mentre il papà è rimasto in Ucraina, nella zona ovest di Kiev e da qualche giorno non si hanno sue notizie: "Un'area ancora relativamente tranquilla, ma la situazione può precipitare da un momento all'altro, la famiglia è molto preoccupata", ha concluso la dottoressa.

Il viaggio: il primo soccorso di Stato in Ucraina

Il viaggio compiuto ieri sera è stato il primo soccorso di Stato in ucraina: "Non è un trasporto fatto tramite Onlus, ma direttamente attraverso il meccanismo di emergenza Cross, istituito in coordinamento con lo Stato polacco – spiega l'oncologa – A Varsavia siamo stati accolti dal ministro della Salute locale."

I bambini da trasferire all'inizio erano 14, poi è stato effettuato un secondo scalo dove si sono aggiunti altri bambini oncoematologici ora ricoverati a Bologna: adesso i piccoli sono stati smistati in vari ospedali, mentre Emilia è stata trattenuta all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, essendo un caso particolarmente delicato.

145 CONDIVISIONI
4266 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views