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Guerra in Ucraina, Letta in elmetto e slogan fascista: i falsi manifesti di arruolamento del Pd

Nella notte Roma è stata tappezzata da manifesti fake per una “campagna di arruolamento” del Partito Democratico in cui compaiono Letta in elmetto da guerra e slogan fascisti.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto da Facebook.
Foto da Facebook.

Stamattina le strade di Roma si sono svegliate invase da alcuni manifesti del Pd un po' particolari: si tratta, infatti di una campagna fra la satira e polemica per la posizione dei dem sulla guerra in Ucraina, realizzata ad hoc per colpire il partito che ha come segretario Enrico Letta. È proprio lui che campeggia al centro del manifesto, mentre indossa un elmetto da guerra e un giubbotto antiproiettile e cammina, sembra quasi a passo sicuro, mentre guarda molto più avanti a sé.

In alto, dietro di lui, compare la scritta bianca su sfondo rosso, in un carattere tutto maiuscolo Iscriviti al Pd mentre, guardando in basso, si legge Campagna di arruolamento 2022 e, ancora più giù, prendendo in prestito un famoso slogan fascista nato nel 1940, compare, scritto in bianco, Spezzeremo le reni alla Russia. Conclude la grafica del manifesto, a sinistra delle frasi in basso, il logo del Pd, a cui viene aggiunta la dicitura di Partito Democratico della Guerra.

La rivendicazione del collettivo

I manifesti, affissi nel corso di stanotte, sono apparsi in molte vie del centro, soprattutto in quelle che si trovano nei pressi dei palazzi di Camera e Senato, come in via della Scrofa, ma anche in via del Corso, piazza del Gesù, via del Plebiscito, il Pantheon, via Nazionale e via Tomacelli.

A realizzarli e ad applicarli sui muri e sugli spazi appositi sono stati alcun attivisti del Collettivo Militant, che hanno rivendicato l'operazione sui loro canali social: "Questa notte attivisti del Collettivo Militant (collettivo comunista della sinistra antagonista) e alcuni attivisti dei movimenti romani hanno affisso nelle zone adiacenti i palazzi del potere un manifesto fake che invita “all’arruolamento” tra le fila del Partito Democratico, colpevole di aver promosso e foraggiato il pericoloso coinvolgimento dell’Italia nel conflitto russo-ucraino – scrivono, accompagnando le loro parole con alcune immagini dei cartelloni affissi – Quest’azione, dal valore simbolico, è solo la prima che la città di Roma sta mettendo in campo dopo l’imponente manifestazione di sabato scorso (oscurata dai media nonostante la partecipazione di 70mila persone) contro l’interventismo militare e la Nato."

La reazione del Partito Democratico

Fin dalle prime ore della mattina, quando la città di è svegliata tappezzata dei manifesti fake, il Partito Democratico di Roma ha reagito pubblicando una nota a riguardo, dichiarando che sporgerà querela: "Gli autori di questo gesto ignobile e illegale, che colpisce tutta la comunità democratica, evidentemente non comprendono la gravità del momento che stiamo attraversando – hanno scritto – non ci faremo intimidire e continueremo a portare avanti, a fianco del segretario Enrico Letta, la nostra azione a sostegno del popolo ucraino per la pace e la libertà in Ucraina."

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