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Gualtieri non sarà all’inaugurazione di Più libri più liberi: “Antifascismo è vincolo costituzionale”

Il sindaco di Roma non sarà presente alla conferenza stampa di apertura della fiera ‘Più libri più liberi’. La presenza della casa editrice ‘Passaggio al bosco’, accusata di apologia del fascismo, è per il comune un limite invalicabile.
A cura di Natascia Grbic
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La fiera ‘Più libri più liberi‘ diventa nuovamente un caso. Dopo l’invito dello scorso anno allo scrittore Leonardo Caffo – allora imputato per maltrattamenti contro l’ex compagna e oggi condannato in primo grado – in un’edizione peraltro dedicata alla memoria di Giulia Cecchettin, quest’anno l’attenzione si concentra sull’invito alla casa editrice Passaggio al Bosco, accusata di apologia del fascismo. E così, come già è accaduto lo scorso anno, sono diversi gli scrittori e le case editrici che hanno deciso di disertare la fiera. L'appello lanciato negli scorsi giorni da oltre cento nomi tra cui Antonio Scurati, Alessandro Barbero e Zerocalcare è caduto nel vuoto. E, così, molti di loro hanno deciso di passare alle vie di fatto, dicendo una cosa molto semplice: "Non si condivide lo spazio con i fascisti".

Adesso sul caso è intervenuto anche il Comune di Roma. "Roma Capitale non ci sarà all’apertura di Più Libri, Più Liberi 2025", ha dichiarato l'assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, spiegando il motivo per cui l'amministrazione capitolina non parteciperà all'inaugurazione-  "L’antifascismo è per noi un vincolo costituzionale insuperabile. Roma non parteciperà alla conferenza stampa di inaugurazione della 24esima edizione di Più Libri Più Liberi. Con tutto il rispetto nei confronti degli organizzatori, abbiamo un’idea diversa in merito alla gestione di un catalogo esplicitamente neofascista, razzista e antisemita come dimostrano alcuni titoli dell’editore ‘Passaggio nel bosco’, tra questi, ‘Corneliu Zelea Codreanu’ di Yves Morel; ‘Camerata – Il mio onore si chiama fedeltà’ di Rudolf Kinau e ancora ‘Audacia – scritti e discorsi di Benito Mussolini, per i giovani degli istituti militari’. Nulla a che vedere con la tradizione della destra italiana".

Smeriglio ha poi aggiunto: "E l’antifascismo è per noi un vincolo costituzionale e la volontà insuperabile di rispettare il sacrificio di vite umane che Roma, medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, ha pagato negli anni dell’occupazione nazifascista. Come amministrazione comunale saremo presenti nei giorni della fiera con le nostre Biblioteche di Roma e le loro attività. Un segno di rispetto verso gli organizzatori, gli operatori e i cittadini".

La fiera comincia oggi, ma già in diversi hanno annunciato il loro ritiro. Ad aprire le danze è stato Michele Rech, in arte Zerocalcare, che ha spiegato: "Purtroppo ognuno ci ha i suoi paletti, questo è il mio. Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato. Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace. Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro. Mi spiace davvero per chi veniva apposta, cercheremo di trovare un’altra occasione per chi voleva un disegnetto sul libro nuovo”.

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