Gualtieri e le periferie di Roma, polemica sulla frase del sindaco: “Fanno schifo”

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha parlato delle periferie della città e ha detto che "fanno schifo". Lo ha fatto intervenendo agli Stati generali della Bellezza a Cava de’ Tirreni. "Ho ragionato per paradosso", ha aggiunto il primo cittadino, ma la sua frase non è passata inosservata e ha provocato la reazione del centrodestra capitolino.
Queste le parole pronunciate da Gualtieri:
C'è il tema di portare qualità urbana nei luoghi non edificati in altre epoche, che non sono i centri storici ma sono le periferie, dove spesso di bellezza non ce n'è niente. Roma è la città più bella del mondo ma io dico: guardate che le periferie romane fanno schifo, c'è un livello di bruttezza inaudito.
Roma è bella ma io voglio che tutto sia bello, voglio che ci siano i marciapiedi, le piazze, i parchi pubblici e non solamente i palazzoni. È un lavoro gigantesco di rigenerazione. Ora: Napoli sta demolendo le Vele, noi stiamo rifacendo un pezzo di Tor Bella Monaca. Quindi, hai voglia a lavorare. Ma per noi la bellezza è rinnovamento della qualità urbana perché a un certo punto le nostre città sono state fatte solo per fare passare le auto.
Il sindaco ha poi parlato della ‘bellezza' in rapporto al tema della sostenibilità. Per Gualtieri ciò che è bello deve essere anche sostenibile. E un esempio concreto, in tal senso, è il museo Maxxi di Zaha Hadid:
Bellissimo, ma per me è "brutto". È l'edificio più energivoro della città. È stato progettato ignorando completamente il tema della sostenibilità. Un edificio che produce Co2 in modo smisurato non può essere considerato bello. Poi a volte dicono: il pannello solare è brutto. Dipende da come lo metto, rispondo io. Non posso mettere l'albero ma posso fare la piazza di cemento che d'estate raggiunge i 50 gradi.
Per il Pd capitolino le parole del sindaco sulle periferie "non sono un attacco ai cittadini, ma la rivendicazione del lavoro che questa amministrazione sta portando avanti proprio per chi vive nei quartieri più in difficoltà". Così la capogruppo dem Valeria Baglio in una nota. "A Tor Bella Monaca, al Quarticciolo, a Corviale, a San Basilio stiamo realizzando interventi reali, come la riqualificazione dell'edilizia pubblica, spazi sociali e culturali, investimenti nei servizi e nei trasporti. Abbiamo ereditato situazioni disastrose, ma le stiamo affrontando con serietà e determinazione. C'è per la prima volta un assessorato dedicato alle periferie con l'obiettivo di ricucire il rapporto tra centro e quartieri e di colmare i divari storici che penalizzano troppe zone della città. Nessuna lezione chi, quando ha governato, ha ignorato questi territori e oggi li tira fuori solo per fare propaganda".
E proprio il nuovo assessore alle Periferie, Pino Battaglia, ha difeso Gualtieri che, secondo lui, "non ha criticato le periferie, ma appunto con una provocatio, un incitamento alla reazione, ha voluto lanciare una sfida ambiziosa ai cittadini e idealmente agli amministratori che, come lui, condividono la fortuna di governare città grandi e complesse. È esattamente l'idea che ho condiviso con Gualtieri quando, per sua proposta, sono diventato assessore alla Periferia della Capitale. Ci siamo detti che avremmo cambiato i luoghi comuni di questa città, a partire da quelli che vogliono il centro sempre bello e le periferie brutte. Se il sindaco non credesse profondamente in questa sfida, la mia delega non esisterebbe".
Critiche a Gualtieri sono invece arrivate da tutto il centrodestra. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha detto di essere "rimasto impressionato. Un sindaco dice una cosa così. Tutti gli interventi che stanno avvenendo sono grazie al Governo, alle risorse del Giubileo, del Pnrr. Ci si intesta delle attività, ma in realtà tutti stiamo remando per una Capitale decorosa".
Secondo il deputato di Fratelli d'Italia Paolo Trancassini le parole del sindaco sono "gravi e offensive. Non solo rappresentano una mancanza di rispetto nei confronti di migliaia di cittadini che vivono con dignità e spirito di comunità in quei quartieri, ma dimostrano ancora una volta l'incapacità della sinistra di governare la Capitale. Gualtieri, anziché fare autocritica o presentare risultati concreti, si rifugia nella retorica della rigenerazione urbana, come se non fosse lui stesso da tre anni alla guida del Campidoglio. Se oggi le periferie romane sono in difficoltà, la responsabilità è anche e soprattutto sua. E se pensa di recuperare consenso insultando chi vive a Tor Bella Monaca, a San Basilio o a Corviale, dimostra di non conoscere né Roma né i romani".