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Gli studenti occupano il liceo Socrate: il preside chiama le forze dell’ordine

Il liceo Socrate alla Garbatella è la terza scuola superiore occupata durante la pandemia, dopo il Kant e l’Albertelli. Gli studenti sono entrati ieri, chiesto al preside di poter fare un’assemblea straordinaria. L’iniziativa come protesta per problemi legati alla ripartenza delle lezioni in presenza.
A cura di Alessia Rabbai
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Gli studenti hanno occupato il liceo Classico e Scientifico Socrate, nel quartiere Garbatella a Roma. Una nuova presa di posizione dopo le occupazioni del Kant di Tor Pignattara e del Pilo Albertelli all'Esquilino, il Socrate è il terzo liceo occupato durante questi mesi di pandemia. I ragazzi, dopo essersi riuniti in assemblea ieri pomeriggio, nella mattinata di oggi, mercoledì 10 febbraio, si sono presentati davanti all'edificio scolastico e hanno chiesto al dirigente Carlo Firmani il permesso per convocare un'assemblea straordinaria. Tra le proteste degli studenti ci sono problematiche legate alla ripresa delle lezioni e della didattica in presenza. Il preside iniziata l'occupazione ha allertato carabinieri e polizia locale, con militari e agenti che sono giunti sul posto. I maggiorenni sono infatti entrati all'interno del liceo, mentre molti ragazzi minorenni hanno fatto ritorno a casa. Uno studente contattato da Fanpage.it ha spiegato: "Prima dell'occupazione ci siamo tutti preventivamente tamponati e stiamo mettendo in atto gli accorgimenti necessari per evitare i contagi da Covid".

Autogestione al Liceo Giulio Gesare

Mentre Socrate, Kant ed Albertelli sono stati occupati, al liceo Giulio Cesare i ragazzi fanno autogestione, con la Settimana dello Studente. Il collettivo Zero Alibi ha denunciato quella che hanno definito una vera e propria censura da parte della dirigente scolastica, ossia che avrebbe impedito alcuni dei corsi proprosti, tra i quali quelli su aborto, identità di genere e questione balcanica. "Tra i corsi che avevamo intenzione di proporre, ne avevamo programmato uno sull'aborto, uno sull'identità di genere e un altro sull'occupazione fascista dei Balcani ma ci sono stati censurati dalla nostra preside, con motivazioni che riteniamo assurde", hanno raccontato sui social network" spiegano. La preside avrebbe risposto che un corso sull'aborto potrebbe "istigare le persone ad abortire" e quello sull'indentità di genere sarebbe irrealizzabile perché "l'identità di genere non esiste". Per quanto riguarda la questione dei Balcani, "in questo caso ci è stato detto che ‘non sarebbe stato svolto secondo un punto di vista oggettivo'".

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