Gli ex alunni della preside del Montale: “Dedita al lavoro, ci ha formato sul piano etico e sociale”

La preside del liceo Montale di Roma è stata accusata di aver avuto una relazione con uno studente 18enne della sua scuola. Giovedì la dirigente scolastica incontrerà gli ispettori del Ministero dell'Istruzione per spiegare la sua posizione. Continua a negare ogni accusa che le è stata rivolta e che però il ragazzo protagonista della vicenda continua a confermare, aggiungendo anzi ulteriori dettagli alla storia della sua relazione con la professoressa. In difesa della 50enne, gli ex alunni del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma hanno scritto una lettera (pubblicata sul Messaggero) in cui spiegano la loro esperienza con la docente:
Ogni giorno trascorreva con noi circa 6 ore di tempo, sia assistendo alle lezioni, sia accompagnandoci a mensa, sia aiutandoci nello studio pomeridiano. Abbiamo dunque avuto modo di conoscerla approfonditamente come insegnante e come donna. Nel contesto scolastico, si è distinta per operosità e buona volontà: ha sempre anteposto l’interesse di noi ragazzi ad ogni altro impegno personale, non lesinando mai l’aiuto che le richiedevamo. Inoltre, ci ha colpito fin da subito la sua assoluta dedizione alla formazione di noi alunni, non solo dal punto di vista nozionistico, ma soprattutto etico e sociale. Frequentemente, infatti, ci portava a discutere di tematiche morali e di attualità proprio allo scopo di formare il nostro pensiero critico. Aveva inoltre attivato un laboratorio pomeridiano di filosofia in cui, su base volontaria e gratuita, si potevano approfondire svariati temi con il suo supporto dialettico. Infine, si era prodigata per farci ottenere i biglietti di vari spettacoli teatrali (almeno due al mese) ai quali ci accompagnava.
Finché la verità non verrà accertata, ha spiegato Rocco Pinneri, direttore dell'Ufficio Scolastico del Lazio, le accuse rivolte alla preside del Montale sono illazioni. Tuttavia, se la storia del ragazzo dovesse essere confermata (una versione, la sua, che circola anche nelle chat degli studenti), la dirigente scolastica rischierebbe il licenziamento. Dal canto suo la professoressa ha spiegato la sua versione dei fatti al Corriere della Sera. Ha ammesso di conoscere bene lo studente, ma ha negato di aver avuto con lui una relazione: "Forse lui ha messo in giro quelle voci per vantarsi con gli amici? Non lo so, ma qualcuno poi può aver fomentato la cosa. Ma non c'è stato nulla di nulla con il ragazzo, posso giurarlo davanti a chiunque. Mi sono rivolta ad un legale e chiarirò tutto anche con l'ufficio scolastico regionale ma in questa scuola non mi hanno mai visto di buon occhio, fin dal primo momento".