Giovani di Fdi occupano la sede per partito per protestare contro il trasferimento a Garbatella

Schermaglie all’interno di Fratelli d’Italia che sarebbero culminate, incredibile ma vero, con un’occupazione. È quanto accaduto questa notte nella storica sede di via Sommacampagna 29 a Castropretorio. A occupare i locali, i giovani del partito, insofferenti alle decisioni prese agli alti livelli e che da tempo stanno creando dei malumori. Il deputato e vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha prontamente smentito, parlando di ‘equivoco', ma la storia che gira pare effettivamente un'altra.
A scatenare il blitz, riportato questa mattina da Il Foglio, sembra sia stata la decisione dei vertici del partito di spostare la sede della federazione romana alla Garbatella, quartiere natale della premier Giorgia Meloni dove la stessa fece il suo ingresso in politica. La decisione di Fratelli d'Italia ha scatenato la protesta dei giovani del partito. Questi ultimi si sono barricati nella sede durante la notte, dopo giorni di tensioni in cui venivano attaccati lucchetti, forzate e cambiate serrature. Sembra che il partito stesso abbia poi richiesto l'intervento della polizia per sgomberare i locali. A far calmare le acque, una chiamata del deputato di Fratelli d'Italia e vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. Dopo giorni e una notte di tensione, pare che la sede rimarrà al suo posto, e i giovani non dovranno spostarsi alla Garbatella, dove pare non abbiano intenzione di andare. Tutto rientrato dunque, cancellato anche il post che i giovani di Fratelli d’Italia avevano pubblicato sui social in polemica.
Come detto, il deputato Rampelli ha diramato una nota per smentire la notizia: "Chi non conosce la storia della sede romana di Via Sommacampagna 29 ignora che è sempre stata gestita autonomamente dal Fronte della Gioventù, dal Fronte universitario di azione nazionale, da Radio Alternativa, Fare Fronte per il contropotere studentesco, Fare Verde, dalla rivista satirica ‘Morbillo', da Azione Giovani e Azione universitaria, dalla Giovane Italia e Gioventù nazionale. È qui che sono transitati, oltre al sottoscritto, tutti i nomi importanti della destra romana e italiana. Oltre 30 anni di movimento giovanile puro che solo negli ultimi tempi hanno avuto la temporanea coabitazione con la Federazione romana di Fratelli d'Italia. Una sistemazione provvisoria in attesa di una sede più idonea per il primo partito della capitale. La Fondazione Alleanza nazionale, proprietaria dell'immobile, dopo la rinuncia di Fratelli d'Italia Roma ha semplicemente ripreso possesso dei locali, ignorando che una metà della sede è tuttora quotidianamente frequentata dai ragazzi di Gioventù nazionale. Un equivoco cui si è immediatamente posto rimedio con il mio intervento, due telefonate e la consegna delle chiavi al sottoscritto come responsabile della custodia dei locali, in totale accordo con la Fondazione, con i ragazzi e con la Federazione romana di FdI". "Pertanto – conclude Rampelli – nessuna fantasiosa occupazione è in corso".
Sul caso è intervenuto anche il deputato e vicepresidente di Italia Viva, Davide Faraone. "Quando ho letto questa storia non volevo crederci. Fratelli d'Italia, quelli che a ogni comizio giurano guerra alle occupazioni, ai ‘centri sociali' e agli ‘abusivi', a Roma si scoprono improvvisamente occupanti. Sì, perché la gioventù meloniana, quella cresciuta a pane e ordine pubblico, ha deciso di occupare la storica sede di via di Sommacampagna 29, trasformandola nel loro personale centro sociale in giacca e cravatta. Il motivo? La nuova segreteria romana, guidata da Marco Perissa, ha deciso di sfrattarli e trasferirli alla Garbatella, nella sezione storica dove la premier muoveva i primi passi. La decisione è della fondazione di AN, proprietaria degli immobili. Risultato: una guerra tutta interna, con dispetti, cambi di serrature e, alla fine, il blitz notturno. Stamattina, a presidiare la sede, non c'erano i soliti ‘zecche' o ‘compagni' che FdI ama insultare: c'era la polizia, chiamata dallo stesso partito, a sgomberare i suoi ragazzi. Siamo alle comiche"