Giovani Democratici contro Tajani: “Sei amico di Netanyahu e non condanni Israele, ci fai schifo”

È tutto pronto a Viterbo per ospitare le celebrazioni di Santa Rosa, santa patrona della città. La festa si accende questa sera, quando è previsto, come ogni anno, il trasporto della Macchina di Santa Rosa. Per l'occasione arriva nel capoluogo della Tuscia anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Ma la sua presenza sta causando non poche polemiche. Nelle vie della città, infatti, sono apparsi nelle ultime ore dei cartelli contro di lui: "Tajani ci fai schifo", si legge.
La polemica dei Giovani Democratici a Viterbo contro Tajani
I manifesti mostrano una foto che immortala il ministro mentre stringe la mano a Netanyahu e sono a firma dei Giovani Democratici.
Il trasporto della Macchina quest'anno è dedicato alla pace nel mondo: è stato lo stesso capofacchino a chiedere alla Santa di "illuminare la mente di coloro che hanno nelle mani il destino di questo pianeta". Un pensiero che secondo i Giovani Democratici non sarebbe condiviso da Tajani che, "invece di condannare il governo di Netanyahu, professa la sua amicizia con Israele e si limita a rivolgere generici e vacui appelli alla pace".
Per questo è arrivata la scritta sui manifesti dove, sotto alla foto del ministro che stringe la mano a Netanyahu, troneggia la scritta: Ci fai schifo. "Caro ministro, le sue belle parole si sporcano di ipocrisia e complicità al massacro di un popolo. Esigiamo una presa di posizione che parta dal riconoscimento dello stato di Palestina alla promozione di sanzioni a Israele: solo azioni concrete portano alla pace, delle sue frasi di circostanza non sappiamo che farcene", spiegano dai Giovani Democratici, chiedendo posizioni politiche chiare.
La condanna della sindaca Chiara Frontini: "Non si usa Santa Rosa per fare politica"
Una volta appreso l'accaduto, non hanno tardato ad arrivare le parole della sindaca di Viterbo Chiara Frontini che ha espresso solidarietà al ministro Tajani. "Non si usa Santa Rosa, da sempre simbolo dell'unità cittadina, per fare politica – ha esordito – Anche nel nostro consiglio comunale verrà discussa prossimamente una mozione a sostegno della causa dei due Popoli, due Stati, ma non è oggi la giornata in cui alzare il tono della polemica. Per questo voglio esprimere il massimo della vicinanza al ministro Tajani per gli attacchi ricevuti".
La Destra ai Gd: "Atto aggressivo e scomposto, aspettiamo la condanna del Pd"
In breve tempo, venuti a conoscenza dell'esistenza dei manifesti, sono molti i politici che hanno dedicato parole di solidarietà al ministro e di condanna ai Giovani Democratici.
"È gravissimo che l'organizzazione giovanile del Partito Democratico di Viterbo abbia attaccato un ministro della Repubblica, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, utilizzando un linguaggio violento e carico di odio. Agli insulti e alle manifestazioni di odio, preferiamo il confronto e il rispetto reciproco, e dato che, immaginiamo, anche il Pd sia su queste posizioni ci aspettiamo che prenda le distanze dai suoi militanti – scrivono in una nota i consiglieri regionali del Lazio di Forza Italia, Giorgio Simeoni, il capogruppo, Marco Colarossi, Giuseppe Cangemi, Fabio Capolei, Roberta Della Casa, Cosmo Mitrano e Angelo Orlando Tripodi – Da parte nostra, esprimiamo piena solidarietà al nostro segretario nazionale Tajani".
Il segretario nazionale di Forza Italia Giovani, Simone Leoni, aggiunge: "Scrivere ci fai schifo non è una critica politica: è un atto aggressivo, triste e scomposto, che rivela peraltro la profonda ignoranza della sinistra giovanile rispetto al lavoro instancabile che la Farnesina e l'intero Governo stanno portando avanti a sostegno della popolazione civile di Gaza. L'attacco dei Giovani Democratici viterbesi quindi, che di democratico dimostrano di avere ben poco, non solo fa uso di un linguaggio violento e aggressivo, ma è anche profondamente sbagliato nel merito".
Conclude, infine, il capogruppo del Gruppo Misto-Noi Moderati in Consiglio regionale del Lazio, Nazzareno Neri: "La politica non può ridursi a insulti e manifesti d'odio che offendono la dignità delle persone. Il confronto democratico deve sempre basarsi su rispetto reciproco e dialogo civile. Dal Pd prendano le distanze".