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Giada morta un anno fa durante un’operazione per dimagrire, la madre: “Vogliamo giustizia”

Trascorso un anno dalla morte di Giada De Pace i famigliari attendono ancora che venga fatta giustizia sulla sua scomparsa.
A cura di Alessia Rabbai
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"Vogliamo giustizia per nostra figlia, chi ha sbagliato deve pagare" è l'appello della madre di Giada De Pace, studentessa di Lingue straniere all'università di Tor Vergata, morta a venticinque anni durante un intervento di bypass-gastrico. "Non era in sovrappeso, ma voleva migliorare la sua vita – ha detto intervistata dal Messaggero sua mamma – noi l'abbiamo sostenuta". È trascorso un anno dalla sua scomparsa, durante l'intervento di chirurgia bariatrica al quale si è sottoposta all'ospedale San Carlo di Nancy di Roma. Il 9 giugno del 2021 la giovane si è addormentata in sala operatoria senza purtroppo riservgliarsi a seguito di un arresto cardiocircolatorio. Sui social network la mamma ha pubblicato la sua foto con un pensiero che la ricorda: "Amore mio, oggi è il giorno piu triste della mia vita, il giorno in cui venivi strappata dall'affetto di tutte le persone che ti amano oggi farò una cosa per te è sarà l'inizio di tante altre giornate ti renderò giustizia finché avrò vita…Un abraccio grande amore mio". Ad un anno dalla sua morte i famigliari attendono ancora che sia fatta giustizia.

L'autopsia: lesione netta dell'aorta addominale

Giada aveva deciso di sottoporsi all'intervento perché voleva dimagrire. Non poteva immaginare che da quella sala operatoria non sarebbe uscita viva. Dopo la denuncia presentata dai genitori subito dopo i drammatici fatti, sul decesso la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, disponendo l'acquisizione delle cartelle cliniche dall'ospedale, a risultare indagato è il chirurgo che l'ha operata. Un procedimento che a distanza di un anno è ancora in attesa che il giudice si esprima con un'eventuale archiviazione o un rinvio a giudizio. Come spiega ancora la mamma "l'autopsia condotta sulla salma ha evidenziato una lesione netta dell'aorta addominale, inoltre gli inquirenti hanno disposto una serie di perizie e contro-perizie, ma ad oggi non c'è nulla di fatto e la vicenda è ancora aperta".

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