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Giacomo, vigilantes di 45 anni: “12 ore di lavoro a 5 euro, contratto mai arrivato”

Giacomo, 45 anni, è un ex addetto alla sicurezza. A Fanpage.it ha raccontato: “Ho lavorato 12 ore al giorno per 5 euro l’ora con la promessa di un contratto a tempo indeterminato che non è mai arrivato”.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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"Lavoravo dodici ore al giorno senza pausa, per 5 euro l'ora con la promessa di un contratto a tempo indeterminato, che non è mai arrivato". È la denuncia di Giacomo, 45 anni, ex addetto alla sicurezza antincendio, che ha raccontato la sua storia a Fanpage.it. Una delle tante alle quali in queste settimane stiamo dando voce, di lavoratrici e lavoratori non solo poco più che maggiorenni, ma anche dai trent'anni in su, sfruttati, pagati poco, precari, costretti per necessità ad accettare stipendi da fame, con la speranza di stabilizzazioni, che invece non ottengono.

"Mi hanno promesso l'indeterminato che non è mai arrivato"

"Ho iniziato lo scorso inverno a lavorare per una società in sub appalto di un'azienda che fornisce energia, con un contratto a termine di tre mesi e l'impegno da parte di quest'ultima che allo scadere avrei ricevuto l'indeterminato – spiega – La mia preoccupazione era quella di essere impiegato temporaneamente solo per coprire le ferie dei colleghi, dato che si avvicinavano le feste di Natale, ma su quest'aspetto la società mi ha tranquillizzato, dicendomi che avevano bisogno di nuove risorse e che sarei entrato stabilmente all'interno del team".

"Lavoravo per 5 euro l'ora 12 ore al giorno"

Così Giacomo ha lavorato per tre mesi dodici ore al giorno per 5 euro l'ora senza pausa, se non il tempo necessario per mangiare. "Mi occupavo di sicurezza anticendio e prevenzione, mansioni di responsabilità per le quali è necessaria una preparazione ad hoc, attestata dalla frequenza di corsi" spiega. Alla scadenza del contratto Giacomo non ha ricevuto alcuna comunicazione. "Il giorno dopo la fine del periodo pattuito mi hanno chiamato per chiedermi di andare a lavorare, perché avevano poche persone operative, per poi dirmi però che dal giorno seguente sarei stato libero. Ho chiesto in che senso intendessero e loro mi hanno risposto che il nostro rapporto lavorativo sarebbe finito lì".

"Lasciato senza lavoro né stipendio da un giorno all'altro"

Solo a quel punto Giacomo ha capito che non avrebbe ricevuto alcun rinnovo. "La motivazione è stata che non potevano assumermi, perché era in corso una riduzione del personale. Allora ho chiesto di essere pagato nei giorni seguenti, perché ero stato lasciato senza lavoro così, su due piedi, senza alcun preavviso e senza entrata. Sono una persona adulta che ha spese come tutti, non potevo permettermi di rimanere senza stipendio. Mi hanno detto che avrei dovuto aspettare la fine del mese successivo per ricevere quanto mi spettava, ma a quel punto non mi fidavo più. Solo quando ho detto che sarei ricorso a vie legali hanno deciso di pagarmi".

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