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G20 a Roma, attivisti per il clima aprono striscione alla Nuvola: fermati dalla polizia

Circa una decina di attivisti sono stati fermati dalla polizia dopo aver esposto uno striscione davanti la Nuvola, con scritto “”La catastrofe arriva, è ora di agire”. Si tratta di una delle prime azioni di protesta messe in campo in occasione del summit del G20, che si terrà il 30 e il 31 ottobre al Centro congressi dell’Eur.
A cura di Natascia Grbic
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Gli attivisti del Climate Camp sono stati fermati questa mattina dalla Polizia e portati in commissariato dopo aver esposto alla Nuvola uno striscione contro il cambiamento climatico. "La catastrofe arriva, è ora di agire!", la scritta esposta davanti alla sede dove il 30 e il 31 ottobre si terrà il G20, evento su cui si sta dando un livello di allerta massimo per quanto riguarda la gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza. Dopo aver esposto lo striscione, una delle prime azioni di protesta per il summit, gli attivisti sono stati fermati. Al momento sono in attesa di essere identificati. "Notiamo che le istituzioni sono inflessibili nel gestire e reprimere il dissenso e un pericoloso striscione – dichiarano gli attivisti – Molto meno nell’agire contro i cambiamenti climatici e la devastazione ambientale".

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"Siamo qui perché voi del G20 avete fallito"

"Denunciamo che ancora una volta i governi degli stati più ricchi e potenti della terra hanno costruito un incontro militarizzando una città, rifiutando il confronto con la parte della cittadinanza globale che chiede giustizia, diritti, equità", hanno dichiarato gli attivisti di Climate Camp. "È sempre più evidente quanto la crisi climatica sia devastante e colpisca le vite di chiunque abiti questo pianeta a partire da quelle delle fasce di popolazione più impoverite e marginalizzate. Siamo qui perché i governi che si troveranno in questo palazzo a partire da giovedì 28 hanno fallito. Hanno fallito perché anziché agire contro il cambiamento climatico hanno proseguito per anni le loro politiche ecocide che hanno garantito profitti e potere alle lobby del fossile, aggravando la situazione emergenziale che viviamo oggi. Sapevano cosa comportava sostenere l’economia fossile estrattivista e hanno continuato a farlo. Siamo qui perché c’è una catastrofe da fermare, ma è una catastrofe con nomi e cognomi ben precisi. Siamo qui unendoci in solidale sorellanza con chi manifesterà dal 2 novembre a Glasgow per la Cop26. Siamo qui perché è necessario unirsi assieme per sradicare un sistema economico che provoca morte e distruzione ovunque nel mondo. Lo ribadiremo durante tutto il nostro Climate Camp, e unendoci alla manifestazione convocata per sabato 30 alle 15.00 a Metro Piramide. Da Roma a Glasgow, le vostre soluzioni sono il problema".

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