Fuochi d’artificio per la scarcerazione di Vittorio Spada: boss del clan di Ostia torna in carcere

Era stato trasferito dal carcere agli arresti domiciliari, ma i festeggiamenti per il suo arrivo non hanno fatto bene alla sua posizione giudiziaria. Vittorio Spada, esponente del clan mafioso di Ostia, è stato riportato in carcere dai carabinieri della Compagnia di Isernia dopo che i parenti avevano festeggiato il suo arrivo con una batteria di fuochi d'artificio, visibili in tutta la città. I festeggiamenti, un'anomalia vista la pandemia, sono stati notati dai militari della locale stazione, che dato il rilascio di Spada proprio quel giorno hanno deciso di inviare un equipaggio della radiomobile per controllare cosa stesse succedendo. Quando i carabinieri sono arrivati hanno visto che la festa in strada, organizzata per richiamare l'attenzione di tutti sul ritorno del ‘re', uno degli esponenti più in vista del clan, era quasi finita. Dopodiché sono andati nella casa dove Vittorio Spada doveva scontare sette anni agli arresti domiciliari, e lo hanno trovato a cena con i familiari conviventi.
L'arresto di Vittorio Spada nell'operazione Eclissi
Vittorio Spada era stato arrestato nell'operazione Eclissi, che nel 2018 portò in carcere 32 persone, decimando di fatto uno dei clan più attivi sul territorio di Ostia. Detenuto nel carcere di Frosinone per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, poi le misure cautelari sono cambiate e sono stati disposti gli arresti domiciliari a Isernia, nel quartiere di San Lazzaro. Adesso si trova nel carcere di Rebibbia: dopo quanto accaduto, l'Autorità Giudiziaria ha considerato che le questioni di pubblica sicurezza per l'alleggerimento delle misure erano venute meno e ha revocato i domiciliari.