84 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Emergenza rifiuti Roma

Frode sulla raccolta rifiuti di bar e ristoranti: interdetti tre dirigenti di Multiservizi e Ama

Tre dirigenti di Ama e Roma Multiservizi sono stati interdetti dai pubblici uffici e accusati, a vario titolo, di frode e inadempimento nelle pubbliche forniture. Secondo l’accusa, la Roma Multiservizi avrebbe dichiarato risolte le criticità connesse alla raccolta rifiuti di bar e ristoranti, nonostante l’immondizia non venisse raccolta.
A cura di Natascia Grbic
84 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Fingevano di raccogliere rifiuti in bar e ristoranti, prendendo però lo stesso i soldi stabiliti dal contratto di appalto bandito da AMA S.p.A per la gestione del servizio di raccolta differenziata dedicato alle utenze non domestiche in alcuni Municipi di Roma. In seguito a questa vicenda, sono finiti sotto accusa tre dirigenti di Ama e di Roma Multiservizi, interdetti dai pubblici uffici a seguito di un indagine durata oltre un anno condotta dai Carabinieri della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Roma. Tutti e tre sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di frode e inadempimento nelle pubbliche forniture.

Le indagini dei carabinieri sono partite nell'ottobre 2019 a seguito di alcune notizie riportate a mezzo stampa riguardanti le gravi criticità connesse con l'introduzione del nuovo sistema di raccolta con rilevamento elettronico dei rifiuti che AMA S.p.A aveva esternalizzato nell’ottobre 2018 a operatori qualificati. Si trattava di un sistema che prevedeva un porta a porta per i negozi, con bidoncini provvisti di microchip e che avrebbero dovuto premiare coloro che facevano bene la raccolta differenziata. Un sistema che avrebbe dovuto aumentare del 315% e 200mila tonnellate di rifiuti sottratti all'indifferenziato. Ma non è andata esattamente così.

Gli esercizi commerciali hanno cominciato a segnalare la mancata raccolta dei rifiuti. Segnalazioni che la Roma Multiservizi S.p.A. quale capogruppo del RTI aggiudicatario dell’appalto, avrebbe dichiarato risolte anche quando lo erano solo parzialmente. E il problema continuava a persistere. Nel corso delle indagini dei carabinieri, inoltre, sarebbero stati appurati anche diversi inadempimenti contrattuali.

84 CONDIVISIONI
110 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views