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Le news sul virus West Nile in Italia

Febbre del Nilo, seconda vittima: morto un 77enne a Roma. In 12 giorni i casi nel Lazio sono passati da 2 a 44

Un uomo di 77 anni è morto mentre era ricoverato allo Spallanzani di Roma dopo aver contratto il virus del Nilo Occidentale: è la seconda vittima nel Lazio.
A cura di Beatrice Tominic
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Aveva 77 anni l'uomo morto mentre era ricoverato all'Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani a Roma dopo aver contratto il virus West Nile. Si tratta della seconda vittima della regione Lazio dopo che, una settimana fa circa, è morta una donna di 82 anni a Fondi, in provincia di Latina.

Anche il 77 era residente nel comune di Isola dei Liri, in provincia di Frosinone. Era arrivato nell'ospedale romano dopo la diagnosi della febbre del Nilo Occidentale. Oltre a lui, ricoverato in reparti ordinari, anche un ragazzo di 31 anni che, a seguito del contagio, ha riscontrato delle complicazioni.

Nel frattempo il numero dei contagi è salito di altri 16 casi, quattro con sindrome neurologica e 12 con febbre da West Nile Virus. Negli ultimi 12 giorni i casi nella regione Lazio sono passati da due a 44.

Chi era il 77enne morto per la Febbre del Nilo occidentale a Roma

Il settantasettenne è morto alle prime ore di questa mattina, alle 6.20. Aveva patologie croniche ed era reduce da un trapianto di cuore nel 2014. Il settantaduenne si trovava ancora in cura in follow-up presso l’AO San Camillo Forlanini ed era affetto da insufficienza renale cronica.

"Era stato ricoverato il 26 luglio per febbre elevata (fino a 40°C) insorta dal 20 luglio e la diagnosi è stata poi confermata con positività del virus su plasma e urine il 28 luglio – spiegano dalla Regione Lazio – Al momento del ricovero presentava lieve insufficienza respiratoria e stato di coscienza rallentato, motivo per cui sono state eseguite TC encefalo e torace. Un ECG è stato effettuato all’ingresso". Dalle notizie raccolte fino ad ora, come anticipato, era residente nel Frusinate, ma sembra che nell'ultimo periodo avesse soggiornato a Baia Domizia, in provincia di Caserta.

La prima vittima del West Nile a Fondi

Poco più di una settimana fa, il 20 luglio 2025, è morta la prima vittima della Febbre del Nilo Occidentale. Si chiamava Filomena Di Giovangiulio e aveva 82 anni. La donna era residente a Nerola in provincia di Roma, ma è deceduta all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, in provincia di Latina, dove è stata ricoverata sei giorni prima con febbre alta e in stato confusionale.

La Febbre del Nilo Occidentale a Roma e nel Lazio: tutti i contagi Comune per Comune

Come anticipato, la provincia pontina è quella in cui si conta il maggior numero di contagi per Febbre del Nilo Occidentale, anche per le caratteristiche del suo territorio con canali, paludi, stagni e zone acquitrinose dove è più facile che si riproducano le zanzare, principali vettori del virus. Nella regione Lazio, al momento, si contano 44 casi di contagi accertati. Secondo gli ultimi aggiornamento comunicati dalla Regione Lazio con una nota, salgono a 44 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile Virus nel 2025.

In particolare, si contano 41 casi totali registrati in provincia di Latina, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi, due in provincia di Roma e 1 fuori Regione con probabile esposizione in provincia di Caserta.

Secondo quanto ricostruito,i Comuni di presunta esposizione in provincia di Latina sono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze, Sabaudia, mentre in provincia di Roma sono Anzio e Nettuno. In entrambi i capoluoghi di provincia sono già in corso disinfestazioni straordinarie per cercare di ridurre il rischio contagio.

Come stanno le persone contagiate dal Virus

Dei 44 contagi di cui si ha certezza stando alle ultime comunicazioni 18 pazienti risultano attualmente ricoverati in reparti ordinari per altre patologie; 3 sono stati dimessi; 19 sono in cura presso il proprio domicilio; 2 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva. Le persone decedute, invece, sono due.

Per monitorare l’estensione del contagio nelle ASL RM5, Frosinone, RM6 e Latina è stata intensificata l'attività di sorveglianza. Nel frattempo, sottolineano ancora dalla Regione, continua la formazione e la sensibilizzazione degli operatori sanitari con particolare riferimento ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta della Asl Rm6.

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