Febbre del Nilo a Roma e nel Lazio: muore 85enne a Latina, è la nona vittima nella regione per West Nile

La Regione Lazio conta la nona vittima a causa del virus West Nile. Si tratta di un ottantacinquenne che è morto stamattina all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. L'uomo, originario di Cori, aveva già patologie concomitanti. Era stato ricoverato nella struttura il 2 agosto scorso e si trovava in condizioni già piuttosto critiche.
Si tratta del nono decesso per West Nile all'interno della Regione Lazio: l'ottava vittima ha perso la vita ieri. Si tratta di un uomo di 80 anni di Aprilia. Punto dalla zanzara, era affetto da diverse patologie e anche lui era ricoverato da tre settimane all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. È morto nel reparto Rianimazione dell'ospedale pontino.
Il virus West Nile a Roma e nel Lazio: la provincia più colpita è Latina
Nei giorni scorsi è arrivata la notizia del primo contagio a Roma. Si tratta di una donna di 77 anni che è stata punta all'Infernetto, verso il litorale romano della capitale. Una volta appreso del nuovo contagio, le misure di contenimento già attive in vari comuni pontini si sono estese anche alla capitale: oltre alla Asl di Latina, Frosinone e Roma 6, anche alla Azienda sanitaria locale Roma 3. Dopo i primi due casi riscontrati nel capoluogo pontino, a meno di un mese dalla scoperta dei primi due pazienti, i casi sono aumentati fino a superare i 106.
Come proteggersi dal virus: le misure di contenimento della Regione Lazio
L'invito da parte degli operatori sanitari è sempre il medesimo: mantenere la calma e mettere in atto le misure che possono aiutarci a proteggerci dalle punture, evitando che si formino zone acquitrinose e proteggendo la propria pelle con spary repellente per le zanzare. Invece, come riportato in una delle ultime note inviate dalla Regione Lazio, le misure di contenimento da seguire nelle varie Asl sono:
- sensibilizzazione dei medici (in particolare medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici dei dipartimenti emergenza, pronto soccorso e del territorio), dei veterinari del territorio, insieme con il supporto clinico e di laboratorio alla gestione del paziente;
- interventi di disinfestazione mirati nei focolai larvali di zanzara Culex pipiens (entro un raggio di 200 metri dai luoghi di sospetta circolazione virale);
- informazione ai cittadini sull’importanza della prevenzione dalle punture di zanzara e sulla collaborazione per eliminare i focolai larvali;
- prendere in considerazione la diagnosi di West Nile nei pazienti con febbre di nuova insorgenza senza causa evidente;
- effettuare visite cliniche sugli equidi, nonché un’attività straordinaria di sorveglianza sierologica negli allevamenti situati intorno ai focolai sospetti o confermati.