Emanuela Orlandi, l’amico ascoltato in Commissione: “Due persone ci seguivano fuori dal Vaticano”

Oggi la Commissione bicamerale d'inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi ha ascoltato la testimonianza di Angelo Rotatori, amico della quindicenne sparita il 22 giugno del 1983 in circostanze misteriose. Rotatori, che faceva parte della comitiva di Azione Cattolica, ha raccontato un episodio di presunto pedinamento, che sarebbe avvenuto mentre il gruppo si allontanava dal Vaticano. La domanda è se l'accaduto abbia a che fare o no con la scomparsa di Emanuela.
"Due persone ci seguivano mentre uscivamo dal Vaticano"
"Avevamo un appuntamento fuori dal Vaticano alla porta Sant'Anna – ha raccontato in aula Rotatori come riporta La Repubblica – notammo che quando uscimmo dal Vaticano ci furono due persone davanti a noi che ci guardavano, non erano delle persone che si approcciavano, per così dire, per rimorchiare, ma che ci guardavano.
Non gli abbiamo dato peso più di tanto ma continuando a camminare poi per porta Angelica notammo che queste due persone erano sempre dietro, con fare, come posso dire, silenzioso, giungemmo poi davanti al Vaticano, di ritorno, ci girammo e non c'erano più, erano spariti". Il gruppo di amici quel giorno era diretto in un locale Gioca Giò, in viale Giulio Cesare, al tempo una sala giochi.
Il dibattito sulla concovazione di Marco Accetti
Alcuni giorni fa il giornalista Gian Paolo Pelizzaro, consulente che ha eseguito diverse ricerche sul tema presso l'Archivio centrale di Stato, ha rassegnato le dimissioni come consulente della Commissione di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Il motivo, da lui poi smentito, sarebbe legato al dibattito tra i commissari sull'opportunità o meno di convocare e ascoltare Marco Accetti.
Roberto Morassut, parlamentare del Pd e vicepresidente della commissione bicamerale d'inchiesta, aveva dichiarato a Fanpage.it: "Non escludiamo di chiamare presto anche Marco Fassoni Accetti, che ha fatto avere alla commissione della documentazioni con nuovi elementi: sarebbe interessante che li esponesse direttamente lui in audizione". Non la pensa così l'avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò: "È una scelta che non approvo. Secondo me dovrebbero concentrarsi altrove non su queste persone.
Marco Accetti, ma anche Ali Agca, ad esempio. Fino ad ora non hanno mai fatto chiarezza, più spesso invece hanno fornito diverse versioni che sono servite soltanto a creare ulteriore confusione in una situazione già di per sé molto complessa". Dello stesso parere Pietro Orlandi: "Accetti vuole solo stare al centro dell'attenzione. Che fornisca prove".