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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi e la pista dei “cinematografari”, l’appunto inedito e il giallo del provino registrato

I punti oscuri della pista dei cinematografari, fra le prime ad essere prese in considerazione nel caso Orlandi e i nuovi elementi. Morassut a Fanpage.it: “Oggi potremmo tornare a indagare”.
A cura di Beatrice Tominic
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Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.
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Un appunto inedito di Emanuela Orlandi trovato dalla commissione d'inchiesta. Potrebbe riaprire piste che erano state messe da parte dopo le prime indagini sul caso di scomparsa della quindicenne vaticana? A comunicare la scoperta il presidente della commissione bicamerale d'inchiesta sui casi di scomparsa su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, il senatore Andrea De Priamo. Nel documento, risalente a un mese prima della sparizione, la giovane aveva scritto degli appunti su un "teatro-cineforum" nei pressi di via Cassia, non troppo distante dall'abitazione di un regista di B-movie. Si tratta di Bruno Mattei, morto anni fa. Fra lui ed Emanuela Orlandi erano stati già evidenziati dei contatti, almeno indiretti, ma questo nuovo appunto potrebbe far emergere degli elementi diretti fra la giovane e Mattei.

Da sinistra Emanuela Orlandi, Roberto Morassut e Mirella Gregori.
Da sinistra Emanuela Orlandi, Roberto Morassut e Mirella Gregori.

Morassut a Fanpage.it: "Potrebbe riaprirsi il filone delle indagini"

Riaperta dunque la cosiddetta pista dei cinematografari? Lo abbiamo chiesto al vicepresidente della commissione bicamerale d'inchiesta, Roberto Morassut che spesso ha speso parole su questa pista e su quella legata al rapimento a scopo sessuale.

"Effettivamente questa pista del mondo dello spettacolo, diciamo un po' borderline o addirittura erotico, che non è composto solo da cinema, ma anche da fotografia e reclutamento per comparse, è una pista che poteva avere una sua congruità quarant'anni fa. A un certo punto, però, fu interrotta perché poi tutto si spostò sul ricatto internazionale. Ma forse oggi può essere oggetto di un ritorno". E poi aggiunge: "Ovviamente una pista non esclude l'altra – dice facendo riferimento agli altri filoni seguiti tutt'ora, come il ricatto a scopo sessuale – potrebbe trattarsi di un intreccio fra più di uno dei filoni presi in esame".

La pista dei cinematografari: la prima pista seguita dagli inquirenti

Quella dei cinematografari, come anticipato, è stata una delle prime piste seguite dalla Squadra Mobile sul caso di scomparsa di Emanuela Orlandi, presto abbandonata per fare spazio alla pista internazionale dopo la comparsa nella vicenda di Ali Agca e il presunto coinvolgimento del Vaticano.

Prima del passaggio definitivamente all'altra pista, però, sono state ascoltate molte persone, fra cui la figlia di due lavoratori della scuola di musica che con Emanuela Orlandi frequentava le lezioni di canto e che aveva lavorato come comparsa in diversi film e suo marito che, invece, era tecnico del suono. La giovane, oltre alle comparsate, per un periodo si era anche frequentata con lo stesso regista Bruno Mattei. Si tratta, nella gran parte dei casi, di personaggi che avevano sfiorato la vita della quindicenne, senza mai trovare dei contatti diretti con lei. La coppia di coniugi ha concluso la relazione un paio di anni dopo e, a distanza di oltre quarant'anni dalla prima volta, è stata riascoltata lo scorso anno dai membri della commissione bicamerale d'inchiesta in audizione.

Cinematografo e adescatori: il giallo di Felix Welner

Oltre alle personalità ascoltate in commissione, negli anni si sono fatti largo altri personaggi che facevano parte del mondo del cinema o che, almeno, così si presentavano. È il caso, ad esempio, del fantomatico Felix Welner, agente pubblicitario e talent scout per attori e comparse che spesso, per adescare giovani ragazze, si sarebbe presentato come produttore cinematografico. Si ritiene che fosse di nazionalità polacca, ma inizialmente si pensava che fosse canadese. Più volte è stato segnalato per le attenzioni rivolte a ragazze minorenni e, come riporta il blog La Giustizia.net, al mercato sommerso delle foto e dei film pornografico. Dopo la vita a Roma si sarebbe spostato a L'Aquila dove è stato arrestato nel 1996.

Proprio come agente cinematografico si sarebbe presentato a una delle sorelle di Emanuela Orlandi un mese prima circa della scomparsa della giovane. Diceva di essere in cerca di comparse per un film che si stava girando a Civitavecchia, intitolato "Gli ultimi giorni di Pompei" e offriva un compenso in denaro. In modo probabilmente anche abbastanza molesto, aveva insistito con Federica Orlandi, cercando di farsi lasciare un contatto telefonico che la giovane, esasperata, alla fine gli avrebbe lasciato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, quel numero di telefono, quello di casa Orlandi, si sarebbe trovato sull'agende di Welner già prima della scomparsa di Emanuela.

Il filone dei cinematografari, fra tecnici del suono e fotografi

Da non tralasciare, nell'ambito della pista dei cinematografari, tutto quel sottobosco di individui che lavoravano come tecnici del suono e come fotografi. Fra cui, forse il più noto, è Marco Fassoni Accetti, da molti considerato uno degli individui più controversi dell'intera vicenda. Un sottobosco di professioni (o individui che si spacciavano come tali) che potrebbero aver avuto a che fare, seppur indirettamente, con il caso di scomparsa della quindicenne.

Marco Fassoni Accetti.
Marco Fassoni Accetti.

Una pista d'indagine, però, potrebbe non escludere l'altra. Da approfondire anche la scomparsa di numerose adolescenti nello stesso periodo, come emerso dallo studio svolto dalla dottoressa Jessica Leone in collaborazione con NeuroIntelligence – Institute for Ethical Criminological Research di Franco Posa.

"Inizialmente ci siamo trovati davanti un elenco di 177 persone scomparse, tutte di sesso femminile, poi abbiamo effettuato una prima scrematura e da una seconda siamo arrivati a 34 casi. L'età media delle persone scomparse è di 15,7 anni", ha spiegato la dottoressa a Fanpage.it.

Tutti gli elementi sulla pista dei cinematografari

Oltre agli elementi emersi nel corso delle prime indagini e all'appunto inedito scovato durante il lavoro della commissione bicamerale di inchiesta, reso noto pochi giorni fa, ci sono altri dati e altre informazioni da non dimenticare.

Uno si sarebbe trovato all'interno delle audiocassette nel fascicolo di indagine di Emanuela Orlandi già da poco dopo la scomparsa. La più nota di queste audiocassette, sicuramente, è il nastro in cui si sentono dei lamenti da parte di una ragazza. Secondo alcuni si tratterebbe proprio di Emanuela Orlandi.

Secondo altri, invece, i lamenti potrebbero essere stati estrapolati da un film, molto probabilmente porno, e gli spezzoni poi costruiti insieme. Forti lamenti e urla disperate che hanno dato l'impressione che la giovane potesse essere essere sottoposta a sevizie.

Il provino misterioso: con chi parlava Emanuela Orlandi

In un altro nastro, il cui contenuto è stato divulgato soltanto in tempi più recenti, si sentirebbe in maniera ben distinta la voce di Emanuele Orlandi. Risponde ad alcune domande. Nome, cognome, età. Anche la classe che avrebbe frequentato l'anno successivo, a partire da settembre.

Ma con chi stava parlando Emanuela Orlandi? A chi stava dando quelle risposte? Trovare un nome o, almeno, cercare di  scoprire chi fosse quella figura che a noi ancora oggi resta sconosciuta potrebbe essere fondamentale per riaprire uno dei filoni lasciato silente per questo lungo periodo.

Qualora infatti si venisse a scoprire che dall'altra parte si trovava un possibile talent scout o che Emanuela stesse rispondendo a quelle domande nel corso di un provino, sicuramente la pista tornata in auge in questo periodo potrebbe portare in superficie scenari che fino ad ora erano stati abbandonati nei meandri del tempo che passa.

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