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Donna massacrata da 36enne: “Le ha ucciso il cane a mani nude e cercato di staccare le dita a morsi”

Una storia orribile quella capitata alla presidente dell’Associazione ‘L’Arca di Rita’, onlus che si occupa di animali a 360 gradi. Un 36enne l’ha aggredita brutalmente, sequestrandola in macchina e minacciandola di morte, picchiandola e provando a staccarle le dita a morsi. L’uomo ha ucciso il cane della donna a mani nude.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Le ha aperto lo sportello della macchina, l'ha colpita, le ha rubato l'auto ed è partito a tutta velocità cercando di uscire dal centro abitato. Così è cominciato l'incubo della donna che, pochi giorni fa, è stata vittima di una brutale aggressione da parte di un uomo che l'ha picchiata, minacciata di morte e di stupro, e le ha ucciso il cane. Una violenza inaudita, cieca, dalla quale la donna – ricoverata attualmente in ospedale – non si è ancora ripresa. La signora, molto conosciuta a Nettuno, è la presidente di una nota associazione animalista, ‘L'Arca di Rita'. Ed è proprio questa a raccontare cos'è accaduto e informare tutti quelli che sono ancora in apprensione della donna riguardo le sue condizioni di salute. E se quelle fisiche sono abbastanza buone, lo stesso non si può dire di quelle psicologiche. Soprattutto dopo che l'aggressore le ha ucciso la sua amata cagnolina a mani nude.

"La nostra presidente è stata vittima di una violenza e ferocia inaudite da parte di un uomo che di tanto in tanto veniva a dare una mano al nostro rifugio e che aveva conosciuto perché aveva aiutato la sua cagnetta – si legge sulla pagina dell'associazione. "Lunedì pomeriggio, la nostra presidente è stata aggredita mentre usciva dalla chiesa Santa Maria Goretti di Nettuno, dove si era recata poco prima. Mentre metteva in moto, l'uomo ha aperto lo sportello e, dopo averla colpita, si è impossessato del veicolo e si è messo alla guida a tutta velocità nel tentativo di allontanarsi dal centro abitato. L'uomo ha così sequestrato Rita, minacciandola di stupro e di morte".

La donna è riuscita a scappare, lanciandosi dal furgone in corsa. Con sé era riuscita a mettere in salvo la sua cagnolina Mina. "Nonostante le escoriazioni, la caduta e il dolore, si è rialzata e ha iniziato a correre per mettersi in salvo e per chiedere aiuto. L'uomo ha fermato il furgone, è sceso, l'ha inseguita e, una volta raggiunta, si è accanito su di lei senza pietà, tentando di strangolarla, di staccarle le dita a morsi e uccidendo la piccola cagnolina a mani nude". Fortuna ha voluto che in quel momento passasse un carabiniere fuori servizio, che si è subito frapposto fra l'uomo e la signora. L'aggressore si è scagliato contro il militare che si era appena identificato, e dopo una violenta colluttazione è fuggito. Fermato poco dopo dai colleghi del carabiniere che aveva dato l'allarme, è stato arrestato e portato in carcere. La donna si trova tutt'ora ricoverata in ospedale. "Noi dobbiamo andare avanti per lei – continua l'associazione – Chi volesse essere davvero accanto a Rita e ricambiare un po' del bene e dell'aiuto che questa donna ha sempre fatto, può venire a darci una mano in base alle proprie disponibilità. In questo modo, potrete conoscere più da vicino la nostra realtà e aiutare veramente Rita. D'altronde, per lei nulla è più importante della sua oasi e dei suoi animali".

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