Dipendente Ama ruba i denti d’oro ai defunti e li rivende: rischia il processo

Un dipendente Ama del servizio cimiteriale rischia di finire a processo con l'accusa di peculato. Avrebbe sottratto denti d'oro dalle salme dei defunti per poi venderle a un Compro Oro. Per questo lui e altre quattro persone, tra cui anche il gestore del negozio, rischiano di finire a processo dopo la richiesta del pubblico ministero.
Come riportato da Il Corriere della Sera, la vicenda risale al 2013 e il 27 maggio 2023 per il dipendente Ama scatterà la prescrizione, cosa che il pm vorrebbe evitare. Secondo l'accusa l'uomo era stato incaricato dalla municipalizzata di estumulare i resti delle persone sepolte da più di trent'anni. Ma non si sarebbe limitato a tirare fuori i resti delle persone, prendendo anche i denti d'oro che qualche poveretto si era messo in vita.
L'uomo non avrebbe detto a nessuno quello che faceva, i colleghi ne erano all'oscuro. Estraeva i denti ai defunti cercando di non farsi vedere da nessuno e poi andava al Compro Oro per rivenderli. Per il pubblico ministero il proprietario lo sapeva ma li accettava lo stesso, facendosi pochi scrupoli riguardo la loro provenienza. Al momento però, non è chiaro quanto l'uomo avrebbe ricavato dalla vendita dei denti d'oro e da quanto tempo facesse quest'operazione sui resti trovati nelle tombe.
Il dipendente Ama in questione, tra l'altro, è implicato in un altro processo insieme a dei colleghi per la truffa del 2020 ai danni dei parenti dei defunti, ai quali venivano chiesti soldi per l'estumulazione. Un vero e proprio raggiro, dato che il costo è a carico di Ama, e non delle famiglie. Cinquanta euro la somma che veniva chiesta a queste persone, che pagavano senza battere ciglio.