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Dimezzato il piano vaccinazioni anti-Covid nel Lazio a causa dei ritardi di Pfizer

“Ci eravamo attrezzati per passare da 5mila a 10mila somministrazioni ogni 24 ore. Ma con i ritardi di Pfizer resteremo a 5-6mila. La metà. La conseguenza dei ritardi di Pfizer quindi è soprattutto una: ci costringono a rallentare la campagna sugli ultra-ottantenni. E poi, a scalare, sugli over 60”, ha dichiarato l’assessore D’Amato.
A cura di Enrico Tata
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Sono cominciati ieri i primi richiami all'Istituto Spallanzani per coloro a cui era stata inoculata la prima dose di vaccino anti-coronavirus nel corso del Vaccine Day dello scorso 27 dicembre. Dopo 21 giorni, infatti, il vaccino Pfizer prevede la somministrazione di una seconda dose. Oltre ai richiami è iniziata anche la vaccinazione dei cittadini over 80 con una media di 300 vaccinati al giorno all'Istituto. Tuttavia, questa la cattiva notizia, i ritardi annunciati da Pfizer nella fornitura delle dosi complicherà il rispetto dei tempi del piano vaccinale elaborato dalla Regione Lazio. Ci sarà un forte rallentamento e probabilmente non sarà possibile raggiungere gli obiettivi temporali prefissati: "Sicuramente siamo un po' preoccupati e questo rallentamento non aiuta perché eravamo pronti a fare il salto di qualità con 10 mila vaccinazioni al giorno. Con queste dosi potremo fare la metà", ha dichiarato l'assessore D'Amato. C'è preoccupazione anche per le dosi che serviranno a fare i richiami, ma almeno per quanto riguarda il Lazio la Regione ha sempre conservato il 30 per cento di scorte proprio per non aver problemi con le seconde dosi. Pfizer, ricordiamo, ha annunciato che questa settimana consegnerà il 29 per cento in meno di dosi all'Italia e ad altri Paesi europei.

D'Amato: "Ritardi Pfizer ci costringono a rallentare campagna vaccinazioni su 80enni"

"La mancanza delle dosi è il problema del momento. Ho letto che Pfizer non garantisce per una settimana le dosi è un peccato perché abbiamo messo su una macchina operativa veramente poderosa. Speriamo che anche in sede Ue si ponga il problema e l'Italia possa avere quante più dosi possibili", ha commentato il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia.

Come detto, sono cominciate le vaccinazioni per i circa 470mila cittadini over 80 del Lazio. Le prenotazioni per i vaccini agli anziani verranno gestite dai medici di base e chi è ricoverato, ovviamente, farà il vaccino in regime di ricovero. Gli altri, ha spiegato D'Amato, dovrebbero effettuare la prenotazione con una app realizzata con l'aiuto di Poste Italiane. A Roma verranno allestite circa 40 postazioni che potranno effettuare in totale 20mila vaccini al giorno, 500 vaccinazioni per ogni punto. Come detto, però, il ritardo nelle forniture Pfizer farà slittare i tempi. Il Lazio contava di vaccinare tutti i cittadini over 60, cioè 1,6 milioni di persone sugli oltre 5 totali, entro giugno. Ma con i ritardi si finirà probabilmente due mesi dopo, ad agosto. "Stiamo costruendo una macchina da 20mila vaccini al giorno, poi però devi avere la benzina. Ci eravamo attrezzati per passare da 5mila a 10mila somministrazioni ogni 24 ore. Ma con i ritardi di Pfizer resteremo a 5-6mila. La metà. La conseguenza dei ritardi di Pfizer quindi è soprattutto una: ci costringono a rallentare la campagna sugli ultra-ottantenni. E poi, a scalare, sugli over 60. Avremo la potenzialità di fare 1 milione di vaccini al mese, ma ogni ritardo incide pesantemente sul calendario", ha spiegato D'Amato in un'intervista al Messaggero.

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