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Delitto dell’Olgiata, torna libero l’assassino della contessa Alberica Filo della Torre

Manuel Winston Reyes uscirà presto dal carcere. Sono passati dieci anni dalla sua condanna e 30 anni dall’assassinio della contessa Alberica Filo della Torre. Il maggiordomo filippino è infatti accusato dell’uccisione della sua ex datrice di lavoro il 10 luglio del 1991. “L’uscita dal carcere è la fisiologica conclusione di un percorso di giusta punizione che adesso fra poco tempo arriverà alla fine”, il commento del legale del domestico.
A cura di Enrico Tata
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Manuel Winston Reyes uscirà presto dal carcere. Sono passati dieci anni dalla sua condanna e 30 anni dall'assassinio della contessa Alberica Filo della Torre. Il maggiordomo filippino è infatti accusato dell'uccisione della sua ex datrice di lavoro il 10 luglio del 1991. Quel giorno in casa della Torre, una splendida villa all'Olgiata, Roma nord, erano in corso i preparativi della grande festa per il decimo anniversario di nozze tra la contessa e Pietro Mattei. La donna, 42 anni, fu trovata morta nella camera della figlia Domitilla. Il corpo era a terra, sul viso un lenzuolo sporco di sangue. Tramortita con uno zoccolo, poi strangolata: queste le prime conclusioni degli investigatori. Le indagini si concentrarono sui familiari, poi su altre piste, alcune stravaganti.

Il delitto dell'Olgiata

Bisogna attendere il 2007 per arrivare alla soluzione del caso del ‘delitto dell'Olgiata': ad uccidere Alberica Filo della Torre fu proprio Manuel Winston, l'ex cameriere della contessa, licenziato poco tempo prima per problemi dovuti all'alcol. Due prove furono decisive: l'orologio della vittima e il lenzuolo usato per strangolarla. Su entrambi furono trovate tracce del dna dell'assassino. Grazie a nuove indagini volute con insistenza da Pietro Mattei, scomparso un anno fa, fu scoperta anche una telefonata che non lascia dubbi sulla responsabilità del domestico: parlando con un ricettatore, il killer si informava della possibilità di vendergli i gioielli rubati quella mattina dalla villa della contessa. Quel giorno il maggiordomo entrò in casa per parlare con la sua ex datrice di lavoro. Non la trovò. Salì in camera, vide una collana d'oro e un anello prezioso. La contessa uscì dal bagno proprio mentre lui tentava di rubare gli oggetti preziosi. Lei provò a gridare, lui l'aggredì e la strangolò.

L'avvocato del domestico: "Ora potrà tornare alla vita normale"

La notizia della scarcerazione era nell'aria, lo avevamo saputo già un anno e mezzo fa, quando morì nostro padre, quando all'assassino di mamma concessero dei permessi premio", ha raccontato all'Adnkronos Manfredi Mattei, figlio della contessa. "L'assassino di mia madre esce dopo soli 10 anni dalla sua condanna e ce ne sono voluti precedentemente 20 per trovare un responsabile. Responsabile trovato solo grazie alla caparbietà di mio padre".

Secondo l'avvocato Nicodemo Gentile, legale di Manuel Winston Reyes, "l'uscita dal carcere è la fisiologica conclusione di un percorso di giusta punizione che adesso fra poco tempo arriverà alla fine. Reyes si è comportato sempre in modo estremamente collaborativo, a partire dalla piena confessione fatta nel 2011. Adesso, grazie all'indulto ed al meccanismo di liberazione anticipata, potrà tornare alla vita normale".

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