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David Stojanovic torna libero, revocati i domiciliari: è accusato di aver ucciso l’amico spingendolo giù dal balcone

Il giudice per le indagini preliminari ha revocato gli arresti domiciliari a David Stojanovic, il ragazzo accusato di aver ucciso l’amico Leonardo Fiorini a Roma.
A cura di Natascia Grbic
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David Stojanovic.
David Stojanovic.

David Stojanovic, il ragazzo di 25 anni accusato dell'omicidio dell'amico Leonardo Fiorini, è stato rilasciato. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo ma deciso per la revoca degli arresti domiciliari, non sussistendo il pericolo di fuga. Stojanovic, quindi, è tornato libero. Le indagini dei carabinieri intanto proseguono, e si aspettano i risultati degli esami tossicologici sul corpo della vittima. Il 25enne ha dichiarato di aver consumato solo hashish con Fiorini, ma non è escluso che abbiano consumato sostanze più forti in precedenza.

"Teneva il ragazzo per la gamba, gridava di portare materassi"

Secondo gli investigatori, Stojanovic avrebbe gettato l'amico dal balcone durante una lite. Da capire ancora, se lo abbia fatto intenzionalmente o meno. Fatto sta che quando è volato di sotto Fiorini era nudo: diversi testimoni hanno dichiarato di aver visto Stojanovic provare a tenerlo per una gamba prima di perdere la prese, con il 27enne dipendente del ministero della Difesa caduto nel vuoto in pochi secondi. Prima le urla drammatiche di Stojanovic, che gridava di andare ad aiutarlo, sfondare la porta e mettere i materassi di sotto per attutire la caduta. Non si è fatto in tempo: Fiorini è precipitato per dodici metri, l'impatto con il suolo lo ha ucciso sul colpo.

Si aspettano i risultati dei tossicologici

"Lorenzo è andato fuori di testa, avevamo fumato hashish, non abbiamo preso altre droghe. A un certo punto si è spogliato e ha iniziato a spaccare tutti i mobili e si è buttato di sotto. Ho cercato di salvarlo ma non ci sono riuscito, ho provato a tenerlo ma è caduto". Una versione, quella del 25enne, che però non ha convinto gli inquirenti. Diversi testimoni hanno riferito di una lite furibonda che andava avanti da ore, con urla e tonfi. Sul corpo di Fiorini, infatti, l'autopsia non ha rilevato solo ferite compatibili con la caduta, ma anche con una colluttazione.

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