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Danneggia l’udito di un cantante urlando nel microfono: condannato ad un anno

Ha urlato al microfono, mentre il cantante Alessandro Maresca, pronto a cantare, aveva il volume al massimo, provocandogli danni permanenti all’udito.
A cura di Beatrice Tominic
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Alessandro Maresca, il cantante che ha subito il danno all'udito mentre indossava le cuffie. Foto da Facebook.
Alessandro Maresca, il cantante che ha subito il danno all'udito mentre indossava le cuffie. Foto da Facebook.

Dal 2017 vive con un fischio costante che gli rimbomba nelle orecchie dopo essere stato stordito da un urlo che gli è arrivato dritto in cuffia. Dopo un periodo di sordità, è arrivata la diagnosi: Alessandro Maresca, cantante e regista, è condannato a passare una vita con gli acufeni bilaterali e non sentirà mai più come prima.

"Non potrò mai più ascoltare il silenzio", ha dichiarato l'artista 54enne pensando alla presenza costante del fischio nelle orecchie. A lanciare il grido del microfono e a provocare al collega il danno permanente è stato Marco Carbone, produttore video di 32 anni condannato ad un anno con l'accusa di lesioni personali gravi. Il disturbo all'udito si aggiunge ad una condizione pregressa di Maresca che, da una rapina del 1998, vive con un proiettile vicino all'arteria femorale.

L'urlo in sala di registrazione

Nessuno sa per quale ragione Carbone abbia urlato: il diretto interessato non ha mai fornito una risposta a questa domanda. È accaduto il 24 giugno 2017, quando Maresca e la sua band, i Taos, si trovavano in studio per registrare le canzoni del nuovo album del gruppo, Ruin & Sun. Secondo la ricostruzione della Procura, dopo le prove, iniziate nel pomeriggio, Carbone, responsabile di sala, ha fatto qualche battuta sull'età dei componenti del gruppo. Ad un certo punto i tre musicisti, Gianluca Verona Rinati, Claudio Vincitorio e Claudio Verona si sono allontanati e in sala di incisioni è rimasto soltanto Maresca, ancora con le cuffie alle orecchie.

Pronto a cantare, Maresca ha messo il volume delle cuffie al massimo: è proprio in quell'istante che Carbone ha urlato nel microfono. Il grido ha raggiunto anche i musicisti, in un'altra stanza: Maresca, che ha sentito l'urlo nelle cuffie, invece, è stato totalmente stordito. Il cantante ha perso l'udito per diverso tempo, ma i danni sono rimasti: il fischio costante lo accompagnerà per sempre, proprio come quel proiettile che anni prima si è bloccato vicino all'arteria femorale.

La rapina e il proiettile vicino all'arteria

La condizione di disagio all'udito in cui vive Maresca si aggiunge ad un'altra situazione delicata da quando, dopo una rapina, è costretto a vivere con un proiettile vicino all'arteria femorale. La ferita risale al 1998: è da quel momento che Maresca vive con il proiettile bloccato in un punto così delicato e rischioso. Attore ne La ballata di Ren Ham, Maresca si è distinto per aver diretto alcuni cortometraggi.

Uno dei prodotti video che lo vede alla regia è proprio 3mm- Una storia vera, basato sulla rapina che gli ha cambiato per sempre la vita. Era il 15 luglio del 1998 quando un rapinatore ha fatto irruzione in un bar, ha fatto fuoco e lo ha colpito. Salvo per miracolo, dovrà convivere per sempre con quel proiettile impossibile da estrarre.

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