D’Amato: “Sconcertante la folla in via del Corso, così le cose peggioreranno”
Le fotografie di via del Corso a Roma e del lungomare di Ostia, affollati nel corso del fine settimana, sono arrivate anche sul tavolo dell'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, che si è detto "basito" per la situazione. "Comprendo la voglia di tornare alla normalità, ma non si è capito che siamo in una situazione di guerra alla pandemia e tali comportamenti aiutano solo il virus a colpire di più. Non facciamo il medesimo errore fatto in estate con il tana libera tutti di cui oggi stiamo pagando le conseguenze. Stiamo facendo uno sforzo enorme per la tenuta del sistema ospedaliero, ma se i comportamenti sono questi prevedo che rapidamente andremo incontro a un peggioramento", ha dichiarato D'Amato. L'invito è quello di rimanere a casa e spostarsi soltanto per casi di necessità. L'assessore ha ricordato che la rete ospedaliera del Lazio è già sotto stress e "non può tenere all'infinito", L'unica arma che abbiamo a disposizione per rallentare i contagi, ha detto D'Amato, "è quella del rigore nei comportamenti".
Assembramenti e folla nelle vie dello shopping: chiusure in vista?
Non è escluso, nello specifico, che la sindaca di Roma, Virginia Raggi, possa prendere provvedimenti anche per le vie dello shopping dopo la chiusura notturna, nei fine settimana, delle zone della movida e in particolare piazza Trilussa a Trastevere, la piazzetta di Monti, via del Pigneto e Campo de ‘Fiori. A questa ordinanza si aggiungono anche le limitazioni previste nell'ultimo dpcm firmato dal presidente Conte, che impone il coprifuoco alle 22 in tutta Italia (nelle zone arancioni e rosse, invece, le misure sono più restrittive) e la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica. Complice la chiusura degli shopping center, i romani hanno scelto di trascorrere il pomeriggio di sabato e di domenica nella più grande via dello shopping di Roma, dove i negozi hanno alcuna limitazione di orario (alle 18 devono chiudere obbligatoriamente solo i bar, le pasticcerie e i ristoranti). Dall'inizio della pandemia circa 6mila negozi romani hanno abbassato definitivamente le serrande e per loro i due giorni del fine settimana possono rappresentare una boccata d'aria per i loro bilanci. Dall'altra parte, però, c'è l'emergenza sanitaria in corso, che non ammette distrazioni: se l'aumento dei contagi nel Lazio sembra non essere più così impetuoso negli ultimi giorni, a preoccupare è ancora il continuo aumento dei ricoveri di pazienti Covid.