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Comincia il processo sul caso di Lisa Federico, la 17enne morta dopo trapianto di midollo osseo

Due medici dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma sono accusati di omicidio colposo e il processo nei loro confronti comincerà il prossimo 15 marzo.
A cura di Enrico Tata
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Lisa Federico è morta a 17 anni a novembre 2020 dopo essere stata sottoposta a un trapianto di midollo osseo al Bambino Gesù di Roma. Due medici sono accusati di omicidio colposo e il processo nei loro confronti comincerà il prossimo 15 marzo. Secondo la procura si è trattato di un caso di negligenza da parte dei sanitari, ma l'ospedale nega questa ricostruzione.

Lisa è stata sottoposta a trapianto dopo il trattamento chemioterapico e quindi con le difese immunitarie basse. La ragazza ha poi sviluppato un'infezione batterica che si è rivelata fatale. La condotta dei medici, secondo i pm, è stata "sotto alcuni aspetti approssimativa e non consona a un atto terapeutico così complesso come quello di midollo osseo". In particolare la 17enne è rimasta in ospedale per ben 53 giorni in un ambiente che l'ha di fatto esposta al rischio infezione. Uno dei medici, inoltre, avrebbe scelto un donatore di midollo non consanguineo, nonostante il fratello Bogdan avesse fatto un passo avanti in tal senso. Il dottore "avrebbe accettato con imprudenza una previsione di raccolta di cellule staminali che in realtà appariva estremamente ridotta e quindi inadeguata e che quindi cagionava il fallimento del trapianto". Per gli inquirenti e per i loro consulenti tecnici, in sintesi, i medici avrebbero commesso "errori ripetuti". L'infezione di Lisa si sarebbe potuta evitare riducendo i giorni di ricovero in ospedale, ma evitando di sottoporre la giovane a un ciclo di chemioterapia preparatoria al trapianto. L'ultimo errore è stato quello, come detto, di effettuare un trapianto che aveva in partenza poche possibilità di successo a causa delle caratteristiche del donatore. I genitori della ragazza chiedono giustizia e in attesa della sentenza hanno fondato un'associazione che si chiama L.I.S.A., Lottiamo insieme per la salute degli adolescenti.

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