Com’è andata la stagione estiva sul litorale laziale: spiagge svuotate in settimana, mare pieno solo nel weekend

Stabilimenti con prezzi alle stelle, ombrelloni chiusi e lettini vuoti, incassi in calo. È un primo bilancio dell'estate 2025 lungo il litorale italiano. Sulle spiagge di Roma e del Lazio i vacanzieri hanno preferito andare al mare nel weekend, mentre si è registrato un calo delle presenze durante la settimana. Vacanze estive che hanno confermato il trend ‘mordi e fuggi' degli scorsi anni, complice il budget delle famiglie e i prezzi delle case in affitto. Dormire a Ostia per esempio costa 120/150 euro a notte in alta stagione. Fanpage.it ha intervistato Massimo Perin, di Assobalneari – Confindustria, per una panoramica su com'è andata stagione balneare sul litorale di Roma e Lazio.
Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari spiega Perin "i prezzi sono rimasti gli stessi dello scorso anno. Un ombrellone e due lettini da Roma fino al litorale Sud costano mediamente 25 euro, in località meno note 20 euro. Se parliamo di Sperlonga, particolarmente in voga tra i vacanzieri, le cifre sono chiaramente diverse e arrivano a 50 euro, ma lo sono sempre state, non è una novità di quest'anno".
In alcune località balneari italiane, però, non sono mancati prezzi elevati: in Campania c’è chi chiede anche 80 euro al giorno, mentre in altri stabilimenti – meno ricercati – la media è di circa quaranta euro al giorno per un ombrellone e due sdraio. A Forte dei Marmi per affittare un gazebo si spende fino a mille euro. Prezzi che per una famiglia possono diventare proibitivi, se spalmati nell’arco della settimana. "Sono prezzi che si riferiscono a località particolari" Perin spiega che nel Lazio non ci sono stati particolari aumenti, e che i prezzi sono mediamente bassi: "È chiaro che si tratta di un'eccezione e che non hanno nulla a che fare con la maggior parte degli stabilimenti balneari".
Per quanto riguarda le presenze negli stabilimenti balneari rispetto all'anno scorso "sul litorale Sud e Basso Lazio sono in calo nei giorni feriali, mentre nei fine settimana restano invariate, non abbiamo registrato differenze significative". I motivi sarebbero da ricondurre ai rincari specialmente al supermercato o al distributore di benzina. "Un trend negativo quello dell'infrasettimanale, che colpisce un po' tutte le spiagge, più o meno rinomate".
Mentre per fare un bilancio degli incassi per un confronto con il 2024 bisogna attendere ancora: "Aspettiamo prima del termine effettivo della stagione balneare, ma speriamo in una crescita. Un "segno +" sicuramente non sarà generalizzato, ma dipenderà secondo me anche molto dagli investimenti fatti dai singoli stabilimenti balneari e dalle attività. Generalmente chi ha investito di più ha notato un ritorno in termini economici."