Cocaina in carcere ai colloqui dalle fidanzate innamorate: arrestato ancora 22enne, guadagnava 2mila euro a settimana

Aveva ingaggiato le sue fidanzate (ora ex) per farsi portare la droga all'interno del carcere di Velletri. E così il 22enne Francesco Di Pietrantonio, già in carcere per spaccio, poteva contare su un giro di affari che all'interno del penitenziario gli fruttava 2mila euro a settimana. Ora le due ragazze sono finite ai domiciliari: entrambe hanno confessato tutto davanti agli agenti del distretto di polizia di Primavalle, che le hanno interrogate. Ai poliziotti hanno detto di averlo fatto perché innamorate: non è però bastata come scusa per evitare i domiciliari, mentre il 22enne è stato colpito da una nuova misura cautelare.
Le indagini sono partite dal fermo, avvenuto il 25 gennaio scorso, della madre di un altro detenuto ed ex appartenente alla Banda della Magliana. La donna stava entrando in carcere per far visita al figlio con novanta grammi di cocaina. Dal sequestro del suo telefono gli agenti hanno visto che nelle chat era impostato il programma per cancellare i messaggi dopo 24 ore. Nonostante questo, sono riusciti a ricostruire il giro di spaccio in carcere, con il 22enne coinvolto. Da lì c'è voluto poco per capire che a portare hashish e cocaina in carcere erano le ragazze con cui aveva una relazione: una volta terminata la storia con la prima, aveva ingaggiato la seconda. Tutte e due introducevano le sostanze nel penitenziario nascondendole negli slip.
Il ragazzo, già in carcere per spaccio, si vantava ai colloqui dei guadagni che faceva. La droga la nascondeva nella sua cella, sotto le mattonelle, incollate con una specie di colla artigianale che sarebbe dovuta passare inosservata agli occhi delle guardie penitenziarie. Una volta però scoperto il giro di droga, tutto lo stupefacente è stato sequestrato, e lui di nuovo colpito da altre accuse.