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Chiuso il locale dei vip a San Felice Circeo: oltre 200 persone a ballare senza mascherina

Chiusura dell’attività per cinque giorni e multa di 280 euro sono i provvedimenti presi nei confronti del noto ristorante La Bussola, sul lungomare di San Felice Circeo in provincia di Latina. I poliziotti hanno sorpreso oltre 200 persone a ballare senza mascherina e senza rispettare il distanziamento sociale.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto Instagram
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Un locale dei vip a San Felice Circeo è stato chiuso, perché ha violato le norme di contenimento contro il Covid-19. I controlli sono scattati nello scorso fine settimana, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 settembre sul lungomare della provincia di Latina. Si tratta de ‘La Bussola' un noto ristorante della zona, frequentato anche da calciatori e da persone famose, appartenenti al mondo dello spettacolo, che è stato chiuso per cinque giorni e il cui proprietario ha ricevuto una multa di 280 euro per le infrazioni riscontrate. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, a disporre la chiusura del locale sono stati gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Terracina diretto da Irene Emidio, un provvedimento preso dopo aver svolto alcuni controlli nel locale. Quando gli agenti sono entrati al suo interno hanno trovato circa oltre duecento persone che ballavano in pista senza mascherina e senza rispettare il distanziamento sociale, comportamento vietato per l'emergenza sanitaria. Altre persone erano inoltre in fila all'ingresso in attesa di entrare.

Ristorante La Bussola chiuso per la violanzione delle norme anti Covid-19

Il ristorante La Bussola chiuso a San Felice Circeo è il secondo dopo quello di Latina, su decisione del quastore Michele Spina, che ha disposto controlli sull'intero territorio del capoluogo e della sua provincia, in particolare, nei fine settimana. La chiusura del locale si inserisce tra i controlli e le sanzioni previste nell'ambito del pattugliamento del territorio, operazioni incrementate data l'emergenza coronavirus, in particolare nelle zone della movida, per il controllo del rispetto delle regole per il contenimento del contagio. Infrazioni che sono state riscontrate non solo nei luoghi della movida della Capitale, ma anche del resto del Lazio.

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