Chi sono madre e figlia trovate morte a Villa Pamphilj, identificata la donna: si cerca un uomo

Sono state identificate nelle scorse ore la donna e la bimba, madre e figlia, trovate morte a Roma nel parco di Villa Pamphilj sabato scorso. Il corpo della donna, una ventinovenne bionda, alta 164 centimetri e dal peso di 58 chili, è stato trovato verso le 19.30 nei pressi dell'uscita del parco che si affaccia in via Leone XIII, era morta da circa una settimana. La piccola è stata rinvenuta tre ore prima.
A quasi una settimana dai ritrovamenti, dopo aver scandagliato ospedali e banche dati delle forze dell'ordine, segnalazioni di persone scomparse, aver lanciato appelli sui tatuaggi della donna e incrociato testimonianze, gli inquirenti sarebbero riusciti ad identificare la donna.
Chi era la donna trovata morta a Villa Pamphilj sabato scorso
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la donna e la bimba trovate senza vita a Villa Pamphilj a Roma sarebbero americane, così come l'uomo che potrebbe averle uccise. Mentre le due avrebbero, secondo quanto riporta il Messaggero, una "fisionomia puramente anglosassone", l'uomo avrebbe dei tratti latini.
Queste informazioni sono emerse a seguito di una segnalazione arrivata nel corso della trasmissione Rai Chi l'ha visto? quando un telespettatore ha riconosciuto i tatuaggi della donna, rilanciati nel corso del programma televisivo. "Ho visto litigare una donna che aveva gli stessi tatuaggi con un uomo, non lontano da Villa Pamphilj", ha spiegato. Una lite così violenta che sarebbero dovute intervenire le forze dell'ordine che li avevano identificati.
I dubbi sulla morte di madre e figlia a Villa Pamphilj
Le identità sono ancora da confermare, ma intanto la Squadra Mobile e gli agenti dello Sco hanno già diramato, a scopo cautelare, il nome dell'uomo, che sembra essere fuggito all'estero, a tutte le forze di polizia internazionale: per il momento l'accusa che grava su di lui è quella di duplice omicidio aggravato.
Ulteriori accertamenti, però, permetteranno di chiarire realmente le cause del decesso della ventinovenne. Sono escluse aggressione violenta e overdose, ma si resta in attesa degli esami istologici sulla morte della donna: non si esclude che possa essere avvenuta per cause naturali o tramite avvelenamento. Mentre la bimba, morta fra i cinque e i sette giorni dopo la mamma, riporta segni di strangolamento. Nata forse in un ospedale all'estero, sarebbe poi stata soffocata dopo essere rimasta per diverso tempo senza essere nutrita.
Resta da chiarire, però, per quale ragione l'uomo sia tornato nella zona per portare anche la piccola dove aveva presumibilmente già lasciato il corpo della madre, nascosto in un sacco di plastica e, proprio come quello della piccola, senza vestiti.
Come è stata identificata la donna
A contribuire all'identificazione della donna sono stati i molti elementi incrociati fra loro. Oltre alla testimonianza del telespettatore, anche un'immagine da un video che mostra un uomo tenere in braccio una bimba, di età compatibile con quella trovata morta nel parco, fra i sei e i dodici mesi, che indossava i vestiti poi trovati in un cestino a pochi pass dal luogo del ritrovamento.
Necessaria anche la testimonianza di una lavoratrice del Servizio Giardini che ha ricordato di aver visto i tre provare a crearsi un giaciglio nel parco in tenda: aveva detto che non potevano stare lì, parlando loro in inglese. Utili anche i resti della stessa tenda, che avevano ricevuto da un'associazione dopo aver fornito la loro identità. Prima di trasferirsi all'interno del parco, i tre avrebbero vissuto nei pressi del mercato coperto di San Silverio, non troppo distante. In molti si ricordano e dei timori della donna: aveva paura che l'uomo, che sembrava di indole violenta, potesse fare del male alla sua bambina.