C’è un indagato per l’esplosione a Roma: è l’autista dell’autocisterna, accusato di disastro e omicidio colposo

Continuano le indagini sull'esplosione a Roma nell'area di servizio gpl di via Gordiani, nel quadrante est della capitale. Nelle ultime ore la procura della Repubblica di Roma ha iscritto nel registro degli indagati una persona. Si tratta dell'autista dell'autocisterna che esattamente una settimana fa, venerdì 4 luglio 2025, è esplosa durante l'operazione di scarico gpl nell'area di servizio. Le ipotesi di reato al momento sono quelle di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravi.
Chi è la persona indagata per l'esplosione a Roma
Per quanto accaduto al momento risulta indagato, come anticipato, l'autista di un autoarticolato che stava scaricando gpl. Inizialmente si pensava che lavorasse per la società Ecogasauto srl che, invece, ha preso le distanze, come si riporta di seguito.
Dopo Claudio Ercoli, il sessantasettenne morto nei giorni scorsi che lavorava come responsabile alla stazione di servizio, l'autista indagato è fra i feriti più gravi. Trasportata al Sant'Eugenio nel centro Grandi ustioni, si trova ancora in condizioni critiche ma stabili. Come precisato dalla Asl, presenta ustioni sul 25% del corpo e resta in prognosi riservata. Oltre a loro sono rimaste ferite circa 45 persone, molte delle quali agenti della polizia.

La morte del 67enne gestore dell'area di servizio
Le conseguenze registrate a seguito delle esplosioni sono ancora non quantificabili. Molti palazzi hanno riportato danni come finestre rotte, alcune scuole che si trovano nelle vicinanze dell'area interessata potrebbero non riaprire a settembre. Ad avere la peggio, però, le persone. Oltre 45 sono quelle rimaste ferite. Fra loro una, che si trovava nelle condizioni più critiche, ha perso la vita dopo quasi una settimana di agonia.
Si tratta di Claudio Ercoli. Lavorava come gestore dell'area di servizio da cui è scattata l'esplosione. Ercoli, sessantasettenne, ha perso la vita dopo cinque giorni circa dal terribile scoppio. Dopo le prime cure, era stato trasferito all'ospedale Sant'Eugenio, aveva riportato ustioni gravi su oltre metà del corpo. Per la sua morte si è aggiunta l'ipotesi di omicidio colposo fra le ipotesi di reato per quanto accaduto.
Le precisazioni di Ecogasauto srl
Non hanno tardato ad arrivare, nel corso della mattinata, le precisazioni della società Ecogasauto srl. L'azienda, una volta venuta a conoscenza dell'inchiesta aperta, ha infatti sottolineato "di non avere alle proprie dipendenze né l'autista coinvolto né la cisterna utilizzata per le operazioni di scarico del Gpl, trattandosi di soggetti e mezzi appartenenti a soggetti terzi. Ogni riferimento a presunte responsabilità da parte della società mia assistita è pertanto del tutto infondato e fuorviante".
Poi ha aggiunto: "Non solo non sussiste alcun coinvolgimento operativo diretto della Eco Gasauto S.r.l. nella dinamica dell'accaduto, ma si sottolinea che la stessa è formalmente qualificata come parte offesa nel procedimento penale attualmente pendente presso la competente Procura della Repubblica. Eco Gasauto S.r.l. ha sempre operato nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e continuerà a collaborare con le Autorità competenti per l'accertamento della verità e la tutela della sicurezza pubblica".