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CasaPound pubblicizza il corteo nazionale a Roma il 29 maggio ma non ha ancora l’autorizzazione

CasaPound ha lanciato una manifestazione nazionale a Roma per il 29 maggio, pubblicizzando l’iniziativa e invitando alla partecipazione. Secondo quanto appreso da Fanpage.it, il corteo non è stato ancora autorizzato dalla Questura di Roma. Sempre per quel giorno, anche Forza Nuova ha dichiarato che sarà in piazza con Alba Dorata per un’altra manifestazione, “contro la repressione antifascista”.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Il 29 maggio si terrà a Roma la manifestazione nazionale di CasaPound. Lo ha annunciato il movimento di estrema destra tramite il sito e i suoi canali social, pubblicizzando l'iniziativa e invitando le persone a partecipare. Decine gli striscioni apparsi in diverse città d'Italia per sponsorizzare il corteo previsto per fine mese. "L’Italia ti chiama. Rispondi", lo slogan che si legge nel comunicato. Eppure, come appreso da Fanpage.it, nonostante la massiccia pubblicizzazione, la manifestazione di CasaPound non sarebbe stata ancora autorizzata dalla Questura di Roma.

Solo qualche giorno fa la Questura di Roma ha vietato la manifestazione di Area, coordinamento che racchiude diverse sigle di estrema destra compresa Forza Nuova. Prevista per l'8 maggio, non è stata autorizzata per la difficoltà a prevedere il numero di partecipanti e per la probabile partecipazione di Giuliano Castellino, sottoposto a regime di sorveglianza speciale. Ma il leader di Forza Nuova ha annunciato che, con o senza autorizzazione, la manifestazione si terrà lo stesso il 22 maggio, una settimana prima di quella di CasaPound.

A scagliarsi contro la manifestazione di estrema destra, anche la sindaca di Roma Virginia Raggi: "I fascisti a Roma non sfilano. Roma è orgogliosamente antifascista e questo da sindaca della capitale degli italiani e da cittadina non posso accettarlo. Con la scusa di ‘sensibilizzare sulle problematiche del lavoro e disoccupazione' stanno scendendo in piazza contro l'antifascismo e i valori della democrazia su cui si basa la nostra città e il nostro Paese. Basta leggere su internet alcuni passaggi che hanno pubblicato sulla rivista online litaliamensile.it. Questa gente parla di lottare contro il sistema antifascista ‘vero virus mortale che avvelena e divide l'Italia e gli italiani'. Parole inaccettabili".

Non è la prima volta che la sindaca di Roma chiede di vietare le manifestazioni di estrema destra. Sin dal suo insediamento, Raggi si è sempre dichiarata orgogliosamente antifascista e ostile a chiunque metta in discussione i valori costituzionali su cui si basa la capitale. E proprio con CasaPound si è scontrata diverse volte, chiedendo a più riprese lo sgombero della sede di via Napoleone III. L'Anpi, con cui la sindaca ha un rapporto molto stretto, ha chiesto alla Questura di Roma di vietare la manifestazione del 29 maggio e di non permettere all'estrema destra di sfilare nella capitale. Al momento CasaPound non ha ancora dichiarato né l'ora del corteo né il luogo preciso, lanciando solo un vago "Tutti a Roma". L'attenzione però resta alta, soprattutto perché – sempre il 29 maggio – anche Forza Nuova ha lanciato (un'altra) manifestazione, insieme ad Alba Dorata, contro ‘la repressione antifascista'.

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