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Guerra in Ucraina

Caro bollette, il Campidoglio potrebbe imporre 2 gradi in meno nei riscaldamenti delle case

Tra le conseguenze della guerra in Ucraina anche la crisi energetica. Oggi il vertice tra Acea e Comune di Roma per studiare un piano e ridurre i consumi.
A cura di Natascia Grbic
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Illuminazione meno intensa (o assente) in alcuni monumenti, musei e attività commerciali, riscaldamenti abbassati negli edifici pubblici e temperature ridotte di due gradi nelle case private. Queste alcune delle ipotesi pensate dal Comune di Roma per risparmiare energia elettrica in città. Le misure si rendono necessarie per provare a limitare i danni (e i costi) della crisi energetica che si sta venendo inevitabilmente a creare a causa della guerra in Ucraina. Il costo delle materie prime si è alzato, e i prezzi lievitati potrebbero costituire un salasso per il comune di Roma nel caso non si corra preventivamente ai ripari. Il piano da attuare sarà deciso oggi in un incontro tra il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, le assessore all'Ambiente e ai Lavori pubblici Sabrina Alfonsi e Ornella Segnalini, e Acea.

Nel corso della riunione saranno effettuate delle valutazioni tecniche, in seguito alla quale saranno prese eventuali decisioni per provare a risparmiare energia elettrica. "Siamo ancora in una fase di analisi, di studio e di confronto con il Governo su questo tipo di interventi e di ipotesi di razionamenti energetici per ciò che compete a Roma Capitale", le parole del sindaco. "Daremo conto delle valutazioni quando saranno concluse ma ciascuno può dare personalmente un contributo. Si tratta di una delle tante tragiche conseguenze della guerra, sicuramente meno grave di quanto sta vivendo la popolazione ucraina".

Riscaldamenti e illuminazione, Gualtieri si appella al ‘buon senso'

Le decisioni che prenderà il Campidoglio saranno probabilmente limitate dato che gli interventi più rilevanti possono essere presi principalmente a livello nazionale. Difficile che nel corso dell'incontro con Acea si possa andare oltre alcune operazioni effettuate a livello di illuminazione pubblica. Molto probabilmente queste non comprenderanno i lampioni e l'illuminazione stradale, dato che un eventuale stop potrebbe comportare seri problemi a livello di sicurezza stradale. È più probabile che si riesca a intervenire su musei e monumenti, cosa d'altronde già accaduta in passato.

Altri interventi potrebbero riguardare i riscaldamenti negli edifici pubblici, mentre più difficile è intervenire ovviamente sui privati, anche se il sindaco Gualtieri si è appellato al ‘buon senso dei cittadini‘. "Io penso che sia giusto cercare strategia di risparmio energetico in un momento come questo ma preferisco pronunciarmi sulle specifiche misure dopo le verifiche tecniche. Tutti i cittadini possono fare la loro parte indipendentemente dalle scelte che faranno le istituzioni pubbliche".

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