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Morte Lina Wertmüller: domani la camera ardente in Campidoglio

Nella mattinata di oggi è morta Lina Wertmüller: su Twitter Roberto Gualtieri le rende omaggio e ne annuncia la camera ardente in Campidoglio domani dalle ore 10 alle 20.
A cura di Beatrice Tominic
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Nella mattinata di oggi è morta la regista Lina Wertmüller: prevista per domani, 10 dicembre, la camera ardente in Campidoglio dalle ore 10 alle ore 20 nella Sala della Protomoteca dove, poco meno di un mese fa, era già stata allestita quella per Gian Piero Galeazzi. Per poter rendere omaggio alla regista romana nella giornata di domani occorrerà necessariamente presentarsi all'ingresso, alla scalinata del Vignola, munite e muniti di mascherina e di Green Pass. Fra i primi tweet postati per celebrarla, arriva poco prima delle 13, a poco tempo dalla scoperta della scomparsa, quello del sindaco Roberto Gualtieri: "Con Lina Wertmüller se ne va una leggenda del cinema italiano, una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all'Oscar per la miglior regia. Roma le darà l'ultimo saluto allestendo la camera ardente in Campidoglio".

La prima regista candidata agli Oscar

Accessori sgargianti e occhialoni dalla montatura bianca, Lina Wertmüller è stata la prima donna ad essere candidata come miglior regista ai premi Oscar per il film Pasqualino Settebellezze. Nel 2019 aveva ottenuto una stella tutta sua sulla Walk of Fame e, nello stesso anno, aveva ricevuto l'Oscar alla carriera. Nata a Roma nel 1928, dietro piazza Cola di Rienzo, con il nome di Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Brauelich e il titolo di baronessa, era figlia di un avvocato di origini svizzere. La sua carriera di regista (è stata anche una sceneggiatrice e una scrittrice) ha avuto inizio negli anni Sessanta: in quegli stessi anni, nel 1964, si è sposata con lo scenografo Enrico Job, morto nel 2008, da cui ha avuto una figlia, Maria Zulima. Con lui si era trasferita in quella che è stata la sua ultima casa, un attico su piazza del Popolo, come ha raccontato nella sua autobiografia nel 2012.

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