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Cadaveri senza nome, nel Lazio sono 269: è la regione con più corpi mai identificati

Oltre mille i cadaveri in Italia mai riconosciuti o reclamati. Il Lazio con 269 corpi si posiziona al primo posto tra le regioni con più vittime senza nome, 251 solo a Roma.
A cura di Enza Savarese
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Corpi mai identificati da amici o parenti delle vittime. In Italia sono 1108 i cadaveri mai riconosciuti che vengono seppelliti senza nome dagli enti locali, a loro spese. Il Lazio è la regione che detiene il macabro record del maggior numero di corpi non reclamati: 269 fino ad ora di cui 251 solo a Roma. Insieme ad altre nove regioni il Lazio partecipa ad un protocollo nazionale che oltre a gestire le operazioni di seppellimento, alimenta anche la banca dati del dna con lo scopo di ridare un nome a chi viene seppellito nell'anonimato.

Cadaveri senza nome: il Lazio la regione con più corpi non reclamati

Un dramma invisibile di corpi ritrovati sui binari delle ferrovie, in aree boschive o zone abbandonate della città ma mai reclamati da nessuno. Secondo i dati raccolti fino al 30 aprile, in Italia i cadaveri senza nome sono in totale 1108. Persone senza nome, a volte anche irriconoscibili, la cui scomparsa non è mai stata reclamata ufficialmente. Il Lazio è la regione in Italia ad averne ritrovati di più. Solo a Roma sono 251 i cadaveri non identificati, seguono 11 a Latina, 2 a Rieti e 5 a Viterbo. Il compito degli enti locali non è solo cercare di identificarli, ma dargli una degna sepoltura. Un'operazione che per un corpo non reclamato avviene a carico del comune in cui il cadavere viene ritrovato.

In totale sono nove le regioni che si sono coordinate in un protocollo nazionale per tentare di dare un nome a queste vittime senza volto. Il Lazio è stata la seconda regione ad entrare nel sistema nazionale. Per prima la Lombardia seguita poi da Liguria, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Toscana e ultima pochi giorni fa la Sardegna.

Il protocollo nazionale per i corpi senza nome: dal ritrovamento al tentativo di identificazione

In temi brevi ci si aspetta il coinvolgimento anche delle altre regioni al programma. Il protocollo, ancora in fase di definizione presuppone diverse fasi in cui partecipano dagli enti comunali agli istituti medico legali nonché i Prefetti. Dopo il ritrovamento di un corpo non reclamato inizia il processo per seppellirlo, ma in parallelo anche per tentare di identificarlo. In continuo aggiornamento infatti è la banca dati del dna, in cui vengono inseriti non solo i campioni biologici delle vittime sconosciute, ma anche eventuali segni particolari e oggetti con cui sono stati ritrovati, che possono essere utili per l'eventuale riconoscimento.

Dopo il Lazio, la regione con più cadaveri non riconosciuti è la Lombardia con 180, segue la Puglia con 65, ultimo invece il Molise con un solo corpo non riconosciuto.

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