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Bomba della Seconda Guerra Mondiale da 450 chili di esplosivo a Monterotondo: disposta l’evacuazione in 25 strade

Previsto per domenica 21 dicembre il bomba day, quando l’ordigno bellico risalente alla Seconda guerra mondiale verrà rimosso dall’esercito e successivamente fatto brillare in un luogo sicuro. Le comunicazioni del sindaco.
A cura di Beatrice Tominic
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Il tratto in cui è stato ritrovato l’ordigno bellico, dal profilo Facebook del sindaco Varone.
Il tratto in cui è stato ritrovato l’ordigno bellico, dal profilo Facebook del sindaco Varone.

Lo hanno ritrovato la scorsa settimana durante alcuni lavori alle tubature nella zona di Monterotondo Scalo, fra via Salaria e via Leonardo da Vinci. Ed è subito scattato l'allarme. Si tratta di un ordigno inesploso risalente alla Seconda guerra mondiale da 450 chili di esplosivo. È il secondo rinvenuto in pochi anni. Un'altra bomba inesplosa era stata trovata nel 2021, in via Galvani. Era di dimensioni più ridotte e di potenza esplosiva minore. Ma anche quest'anno, come la volta precedente, le operazioni si svolgeranno in maniera simile.

A rendere noto quanto emerso in queste ultime ore, dopo un tavolo per il comitato di ordine e sicurezza pubblico che si è tenuto in Prefettura a Roma, in mattinata, è stato lo stesso sindaco di Monterotondo Riccardo Varone.

Bomba day: quando viene rimosso l'ordigno a Monterotondo e da chi

Il Bomba Day, cioè il giorno in cui è disposta la rimozione dell'ordigno da parte dei militari che poi lo faranno brillare dopo averlo spostato e messo in sicurezza, è previsto per domenica 21 dicembre 2025. Ad occuparsi delle operazioni sarà il Sesto reggimento Genio Pionieri dell'Esercito Italiano, un'unità specializzata che fornisce supporto tecnico e operativo in bonifica di ordigni esplosivi (EOD).

Oltre a loro saranno sul posto agenti della Polizia di Stato, carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile e Croce Rossa Italiana per quanto di loro competenza. Qualora dovesse essere utile, Asl e ospedale si mettono a disposizione per aiutare le persone più fragili a cui verrà dedicata un'area di ricovero.

A loro spetta inoltre il compito di presidiare in tutti i punti di accesso la zona rossa per tutelare le abitazioni, che dovranno essere evacuate per la sicurezza dei residenti, da episodi di sciacallaggio. Per aiutare nell'evacuazione, il comune di Monterotondo si è già rivolto al coordinamento regionale di Protezione Civile dalla Regione Lazio: in vista di domenica 21 dicembre circa un centinaio di volontari faranno delle operazioni propedeutiche a partire dalla giornata di giovedì.

Quanto durano le operazioni di rimozione bomba e qual è la zona rossa

Non è ancora chiaro con certezza quale sia la zona rossa. Sicuramente, ha fatto sapere il primo cittadino, sono coinvolte migliaia di persone e almeno 25 vie, anche se alcune solo in parte. L'intervento potrà durare quattro ore da quando i soldati inizieranno a svolgere nella pratica le operazioni, ma le attività, fra cui l'evacuazione della zona rossa, inizieranno nella prima mattina e andranno avanti fino al pomeriggio secondo una prima stima.

Nel corso delle ore di evacuazione saranno disposte delle aree di ammassamento riservate alla popolazione per accogliere chiunque dovesse averne bisogno, come persone sole in casa, anziani e persone fragili. "Viste le temperature di questo periodo saranno in spazi chiusi – precisa il sindaco Varone – Inoltre sono previste anche delle aree logistiche che serviranno a noi, forze dell'ordine e protezione civile per gestire l'emergenza".

Ma in che modo è organizzata la giornata di domenica 21 dicembre per chi vive in zona rossa? "Si chiede di lasciare la propria abitazione, andare da un parente, andare in visita – continua il primo cittadino – Vi chiediamo, però, di segnalare le eventuali difficoltà. Per chi non ha i mezzi propri, ad esempio, attiveremo navette per accoglienza come la volta scorsa".

Cosa cambia a Monterotondo domenica 21 dicembre: dagli eventi sportivi ai trasporti

Oltre all'evacuazione per i residenti, sarà presto pubblicata un'ordinanza per interdire eventi pubblici e sportivi in zona rossa. "Sarò costretto ad emanare un'ordinanza anche per la chiusura di alcuni servizi, come elettricità e gas. Un provvedimento che rischia di avere ripercussione anche nelle zone limitrofe a quella rossa".

Interdetto lo spazio aereo, possibili disagi anche ai trasporti. Secondo quanto riportato da Ferrovie dello Stato, come spiegato dal sindaco Varone, i treni della tratta Fiumicino-Orte continueranno a transitare a Monterotondo, ma senza effettuare fermata. Le più vicine sono quelle di Piana Bella di Montelibretti e Settebagni. Interrotto anche il trasporto pubblico veicolare e il passaggio Cotral.

Le scuole chiuderanno venerdì 19, ma non è escluso che alcuni istituti possano essere riaperti e messi a disposizioni come spazi per i residenti evacuati. "Potremmo stare ad esempio nelle palestre tutti insieme, in compagnia e al sicuro", spiega il sindaco.

Qualsiasi altra comunicazione verrà resa nota tramite i canali social, il canale Telegram e quello Whatsapp del Comune di Monterotondo. Prima di domenica, inoltre, verrà istituito un indirizzo email e un numero verde per ogni dubbio e informazione. Nelle abitazioni interessate arriveranno ulteriori comunicazione, come manifesti e volantini con le indicazioni.

"Purtroppo non è il sindaco che fa le misure, ma questo è quanto ci è stato comunicato dai militari che si occuperanno di rimuovere e successivamente far brillare la bomba. Evacuare l'area è un'azione  indispensabile per la vostra incolumità e garantire che le operazioni si svolgano in sicurezza", ricorda prima della fine della diretta.

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