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Bimbo di un anno in fin di vita trasportato d’urgenza da Lamezia a Ciampino dall’Aeronautica Militare

Trasporto d’urgenza da Lamezia a Ciampino per un bimbo di un anno che rischiava di morire. È salvo grazie a un volo dell’Aeronautica Militare.
A cura di Alessia Rabbai
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Le immagini dei soccorsi (Foto dell’Aeronautica Militare)
Le immagini dei soccorsi (Foto dell’Aeronautica Militare)

Stava rischiando di morire, ma la rapidità e la professionalità dell’Aeronautica Militare hanno trasformato una notte di paura in una corsa contro il tempo che si è conclusa con la speranza. Nella serata del 22 novembre, un bambino di appena un anno in condizioni critiche è stato trasferito d’urgenza da Lamezia Terme a Ciampino a bordo di un velivolo Gulfstream G-650A del 31° Stormo. L’intervento, richiesto dalla Prefettura di Catanzaro e autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha permesso al piccolo di raggiungere l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove lo attendevano cure specialistiche indispensabili per la sua sopravvivenza.

Corsa contro il tempo per salvare un bimbo gravissimo

La macchina dei soccorsi si è messa in moto in poche ore: dalla Sala Situazioni di Vertice dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare è partita l’attivazione del volo sanitario, mentre a bordo del velivolo erano già pronti un’équipe medica e la madre del piccolo. Il viaggio verso Roma è stato un ponte di salvezza, un corridoio aereo che ha trasformato la disperazione in possibilità. All’arrivo a Ciampino, il bambino è stato affidato al personale sanitario per il ricovero immediato. Ogni minuto era prezioso, e la tempestività dell’intervento ha fatto la differenza tra la vita e la morte.

Un impegno silenzioso ma vitale

Questa missione non è un caso isolato: ogni anno centinaia di voli simili vengono effettuati dai reparti dell’Aeronautica Militare, dal 31° Stormo di Ciampino al 14° di Pratica di Mare, dalla 46ª Brigata Aerea di Pisa fino agli elicotteri del 15° Stormo di Cervia. Trasportano pazienti in fin di vita, organi da trapiantare, équipe mediche e persino ambulanze. È un lavoro silenzioso, lontano dai riflettori, ma vitale per il Paese. Dietro ogni missione ci sono uomini e donne che, con professionalità e dedizione, garantiscono il trasporto veloce per cure immediate salvavita.

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