Fanno un buco nel solaio ed entrano in banca armati: rapinatori minacciano direttore e dipendenti

Colpo nella Banca Popolare di Milano in via Pietro Maffi in zona Primavalle a Roma. Due rapinatori della "banda del buco" hanno fatto irruzione della filiale armati di pistole, minacciando direttore e dipendenti. L'episodio è accaduto nella mattinata di oggi, venerdì 26 settembre. Il bottino della rapina è di circa 180mila euro. Sulla vicenda indagano gli agenti della Polizia di Stato, che coordianti dalla Procura cercano di risalire ai rapinatori in fuga. Per il momento non sono stati ancora trovati.
Secondo quanto ricostruito finora i malviventi, due uomini intorno alle ore 9 sono entrati di nascosto all'interno della filiale della Banca Popolare di Milano che si trova all'altezza del civico 151 di via Pietro Maffi. Per accedere non sono passati dalla porta, ma da un foro, realizzato presumibilmente nella notte, facendosi breccia attraverso il solaio. I rapinatori che agiscono in questo modo vengono chiamati come "banda del buco", proprio perché accedono a banche e negozi attraverso dei fori praticati nei muri e nei pavimenti per mettere a segno dei colpi. Sono dunque riusciti ad entrare di nascosto, si sono presentati davanti al personale della banca armati e con il volto coperto, mentre un complice, una terza persona, li aspettava all'esterno.
I rapinatori hanno minacciato direttore e dipendenti, chiedendo loro di consegnargli in fretta i soldi presenti nelle casse. Li hanno presi e messi all'interno di alcune borse, circa 180mila euro in contanti, per poi scappare facendo perdere, almeno per il momento, le proprie tracce. Sono stati momenti di paura per il personale della filiale, per l'irruzione improvvisa e per il fatto che i rapinatori erano armati.
I malviventi sarebbero scappati sempre passando attraverso lo stesso buco dal quale sono entrati. Il direttore e i dipendenti della banca provati da quanto era appena successo hanno chiamato le forze dell'ordine e sul posto sono arrivati i poliziotti. Gli agenti hanno raccolto la denuncia insieme ai racconti dei testimoni. Al vaglio le immagini immortalate dalle telecamere di sicurezza di zona, per cercare di risalire ai due maviventi.